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8 marzo: le leggi sulle donne che hanno cambiato l’Italia

Dal diritto di voto, al divorzio, alla maternità responsabile, le conquiste legislative che dall’inizio della Repubblica ad oggi hanno contribuito a cambiare la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese: una storia da consegnare e tramandare.

08/03/2021
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La giornata internazionale della donna si colloca nel 2021 sullo sfondo di una pandemia che ha visto le donne costantemente impegnate in prima linea nel “mandare avanti” il Paese, protagoniste in campo scientifico, presenti in modo predominante nel settore sanitario, nei servizi essenziali, nel lavoro di cura, ma anche vittime principali della crisi sociale ed economica legata all’emergenza.  I dati dell’Istat sono allarmanti, su 101 mila lavoratori che hanno perso il lavoro a dicembre, 99mila sono donne, aggravando un quadro preesistente, che sconta cronici ritardi, disinvestimenti e, soprattutto, una cultura patriarcale consolidata che non consente di scardinare un assetto sociale che discrimina e  colloca le donne, ancora oggi, in ruoli subalterni, sempre un passo indietro rispetto all’universo maschile.

Guardare al futuro, cogliendo le opportunità che ogni crisi porta con sé, significa porre le condizioni per un’attenzione ancora più elevata ai principi della sostenibilità, che dovranno tradursi in una maggiore equità sociale e riconoscere la centralità delle politiche di genere, richiamando tutti, uomini e donne, a un rinnovato impegno  per l’affermazione delle pari opportunità.

È una sfida è tutt’altro che semplice, ma non possiamo permetterci di fare finta di nulla.

Occorre guidare il cambiamento per orientarlo in una direzione di progresso e proseguire nel solco delle conquiste legislative, dal diritto di voto, al divorzio, alla maternità responsabile, ma non solo che, dall’inizio della Repubblica ad oggi, hanno contribuito a cambiare la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese.