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“Cara futura mamma”, campagna di sensibilizzazione sulla Sindrome di Down

Il 21 marzo è la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down. La campagna internazionale promossa da CoorDown lancia un messaggio importante: la felicità è un diritto di tutti e per ognuno può esprimersi in maniera diversa.

19/03/2014
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Si chiama Dear Future Mom (Cara futura mamma) ed è la campagna di sensibilizzazione lanciata per la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, che si svolgerà venerdì 21 marzo. Lo spot, promosso dal CoordDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) e realizzato in collaborazione con l’agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi è davvero toccante. Vede protagonisti 15 attori e attrici con Sindroma di Down, provenienti da tutta Europa, che rassicurano una futura mamma, preoccupata per il futuro del figlio in arrivo.

Come si legge sul sito del CoorDown:
La felicità di un genitore passa attraverso la felicità dei figli ma il benessere di un figlio con sindrome di Down dipende anche dall’inclusione nella società e dalla possibilità di esercitare i propri diritti: una scuola di qualità, il giusto numero di ore di sostegno, i necessari interventi riabilitativi precoci, l’opportunità di trovare un lavoro, come chiunque altro. L’obiettivo della Giornata Mondiale è anche quello di diffondere una nuova cultura della diversità e una maggior conoscenza delle persone con sindrome di Down.

Il video si apre su una mamma che aspetta un bimbo e che ha scoperto che ha la sindrome di Down. Ho paura, dice, che vita avrà mio figlio? I bambini e i ragazzi che si susseguono rispondono alla domanda di quella futura madre, dicendo che la loro vita sarà bella, che loro saranno felici e lo sarà anche lei. La campagna internazionale promossa da CoorDown, infatti, lancia un messaggio importante: la felicità è un diritto di tutti e per ognuno può esprimersi in maniera diversa.
Per una persona con sindrome di Down essere felice può voler dire tante cose, anche quelle apparentemente più scontate per chiunque: andare a scuola e imparare a scrivere; poter viaggiare e conoscere il mondo; avere la possibilità di lavorare, guadagnare i propri soldi e poter andare, in alcuni casi, anche a vivere da solo, magari con la persona amata. Eppure il diritto alla felicità viene spesso negato proprio a causa dei molti pregiudizi che ancora devono essere superati. Ecco perché il tema scelto per la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, in programma in tutto il mondo il 21 marzo 2014, è il benessere: per le persone con disabilità vuol dire innanzitutto integrazione nella società, in particolar modo nel mondo della scuola e del lavoro.

Un grazie a tutti i lavoratori della scuola che con la dedizione e il lavoro di tutti i giorni rendono possibile per un ragazzo con sindrome di down raggiungere questa felicità. 
A volte basta veramente poco...