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Serbia. Sciopero dei lavoratori della scuola per migliori salari

Iniziato lunedì scorso, lo sciopero, indetto unitariamente dai tre sindacati serbi dell’educazione, ha coinvolto più dei due terzi delle scuole primarie e secondarie.

22/11/2007
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La ragione principale dello sciopero, consistente nella riduzione – consentita dalle legge locali – della riduzione dell’orario di lezioni da 45 a 30 minuti – è il rifiuto dei rappresentanti del Governo di avviare un serio dialogo sociale con le organizzazioni sindacali sulle questioni salariali. Secondo quanto definito nel Contratto collettivo, il governo serbo è obbligato a trovare un accordo sugli elementi basilari dei salari e sulla correzione dei coefficienti per il prossimo anno entro il 15 novembre dell’anno corrente, prima dell’approvazione del budget finanziario 2008. La proposta del Governo è di un incremento pari al solo 5% dal settembre 2008, mentre i sindacati richiedono l’innalzamento dei coefficienti per il personale non docente, l’aumento del salario base del 20% da realizzare in tre tranche, in modo da consentire il mantenimento del reale potere d’acquisto dei salari.
Lo scioperò proseguirà fino all’ottenimento completo delle richieste; in caso contrario l’intenzione è di radicalizzare la lotta fino alla totale interruzione del lavoro. La FLC Cgil ha inviato una lettera di solidarietà alla lotta dei lavoratori della scuola della Serbia.

Roma, 22 novembre 2007

Tag: sciopero