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Il MIUR finanzia le “pratiche di eccellenza di alternanza scuola lavoro”

Pubblicato il decreto direttoriale per il finanziamento di modelli scalabili e replicabili di alternanza. Risorse stanziate: 600 mila euro.

17/10/2016
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La Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione con nota 11383 del 13 ottobre 2016 ha trasmesso ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali il Decreto Direttoriale 1043 del 12 ottobre 2016 concernente la “Diffusione di pratiche virtuose e di eccellenza di alternanza scuola lavoro”.

Finalità

Finalità del DDG 1043/16 è quello di “indirizzare le scuole verso modelli scalabili e replicabili nei diversi ambiti produttivi, collegati in particolare alle aree tecnologiche strategiche a livello nazionale”.

Individuazione delle esperienze di eccellenza

Al fine di selezionare le esperienze di eccellenza di alternanza scuola lavoro, il decreto direttoriale, individua i seguenti criteri

  1. progetti pilota che si distinguono per collaborazioni con associazioni di categoria e soggetti rappresentativi del mondo del lavoro e in particolare con distretti produttivi di settore
  2. attività che devono essere realizzate in collaborazione con imprese operanti in aree strategiche nazionali con particolare riferimento a quelle indicate in Industria 4.0
  3. progetti che prevedano una stabilità nel tempo e che valorizzino ed integrino le filiere formativa e produttiva
  4. modelli di alternanza che assicurino la formazione congiunta dei tutor interni ed esterni e successivamente quella dei docenti dei Consigli di classe in aderenza con i contenuti e le linee generali del Piano per la Formazione dei docenti 2016-2019
  5. sperimentazione di nuove forme organizzative
  6. sperimentazione di strumenti di certificazione delle competenze
  7. realizzazione di modelli fruibili e replicabili nella formazione degli studenti in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
  8. progetti preferibilmente assistiti da enti e istituti di ricerca al fine di assicurare la rigorosa validità scientifica
  9. presenza di un piano di comunicazione adeguato
  10. presenza di un piano di monitoraggio sull’efficacia e sulla ricaduta delle azioni programmate, soprattutto nell’ambito della formazione dei Consigli di classe e dei tutor.

Cronoprogramma

Quando Che cosa Chi
Entro il
20 ottobre 2016
Pubblicazione dell’Avviso pubblico per l’acquisizione delle candidature delle istituzioni scolastiche ed educative statali o loro reti, organizzate territorialmente Uffici Scolastici Regionali
Entro il
19 novembre 2016
Presentazione delle candidature Istituzioni scolastiche
Entro il
10 dicembre 2016
Valutazione delle candidature presentate Commissioni costituite presso gli uffici scolastici regionali
Entro il
12 dicembre 2016
Pubblicazione delle graduatorie regionali dei progetti presentati dalle istituzioni scolastiche Uffici scolastici regionali
Entro il
17 dicembre 2016
Trasmissione, alla Direzione Generale per gli ordinamenti – Ufficio IV, dei decreti contenenti le graduatorie delle istituzioni scolastiche che hanno presentato la propria candidatura, all’indirizzo di posta elettronica dgosv.ufficio4@istruzione.it. Uffici scolastici regionali
Dopo il
17 dicembre 2016
Trasmissione dei decreti contenenti le graduatorie, alla Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie, che curerà l’adozione degli atti necessari all’assegnazione ed erogazione delle risorse finanziarie e ad impartire istruzioni sulla rendicontazione delle attività Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Valutazione delle candidature

Le candidature sono valutate da apposite Commissioni, una per regione, nominate dai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali, composte da personale in servizio presso gli stessi Uffici, dotato di specifica professionalità nelle materie oggetto dei progetti. Conseguentemente saranno stilate graduatorie regionali delle candidature presentate.

I criteri di valutazione sono i seguenti

N. Indicatore Punteggio massimo
1 Coerenza con le linee di indirizzo e le azioni del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. 10
2 Progetto pilota realizzato con associazioni di categoria e soggetti rappresentativi del mondo del lavoro e in particolare con distretti produttivi di settore. 10
3 Realizzazione di un modello di alternanza scuola lavoro con imprese che operano, in contesti nazionali ed internazionali, nelle aree quali:
- informatica e telecomunicazioni
- meccanica e meccatronica
- logistica e trasporti
- energia
- elettronica ed elettrotecnica
- robotica
- digital manufacturing
10
4

Progetto caratterizzato da stabilità nel tempo, che valorizzi ed integri la filiera formativa e la filiera produttiva e nella co-progettazione del modello di alternanza risponda ad una logica che accomuni più scuole, anche in rete.
- a livello locale
- a livello nazionale

5
15
5 Presenza di formazione congiunta in una logica multilivello, che assicuri la formazione dei tutor interni ed esterni e successivamente quella dei docenti dei Consigli di classe, in aderenza con i contenuti e le linee generali del Piano per la Formazione dei docenti 2016-2019 emanato dal MIUR.  15
6 Sperimentazione di nuove forme organizzative e di strumenti di certificazione delle competenze. 8
7 Modello fruibile e replicabile nella formazione degli studenti in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. 6
8 Progetto assistito da enti e istituti di ricerca che ne assicurino la rigorosa validità scientifica, anche avvalendosi di una piattaforma informatica per la gestione delle attività. 5
9 Presenza di un piano di comunicazione adeguato che preveda eventi e manifestazioni finalizzati alla successiva diffusione e disseminazione. 6
10 Previsione di un piano di monitoraggio sull’efficacia e sulla ricaduta delle azioni programmate, soprattutto nell’ambito della formazione multilivello e congiunta dei tutor. 10
TOTALE PUNTEGGIO 100

Le risorse finanziarie

Le risorse a livello nazionale sono pari a 600 mila euro. Tale finanziamento è stato previsto dall’art. 22 del decreto ministeriale 663 del 1° settembre 2016 che definisce i “Criteri e parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche nonché per la determinazione delle misure nazionali relative la missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”. Da sottolineare che tale decreto solitamente finanziato dalla legge 440/97 nonché da quota parte delle risorse finanziarie destinate alla realizzazione del Piano Programmatico, di cui all’art. 1, comma 3, della Legge 28 marzo 2003, n. 53, trova copertura per il 2016 con i risparmi determinati dalle economie derivanti dal posticipo al 1° dicembre 2015 delle assunzioni previste dai commi da 95 a 105 della legge 13 luglio 2015, n. 107. Tali economie pari a 375 milioni di euro sono state destinate per 368 milioni al Fondo di funzionamento delle istituzioni scolastiche. In particolare 10 milioni di euro sono stati destinati a finanziare progetti in istituzioni scolastiche delle aree periferiche delle città italiane che presentano una situazione di disagio socio-economico (decreto ministeriale n. 273 del 27 aprile 2016) e 80 milioni di euro per finanziare il DM 663/16.

Le risorse di cui al DDG 1043/16 sono ripartite per ambiti regionali in proporzione al numero delle istituzioni scolastiche presenti in ciascuna regione, secondo la seguente tabella:

Ambiti regionali Licei Istituti Professionali Istituti        Tecnici Totale complessivo Totale risorse per ambito regionale
Abruzzo 62 31 61 154 14.609,00
Basilicata 44 32 45 121 11.478,00
Calabria 112 99 124 335 31.779,00
Campania 269 201 239 709 67.257,00
Emilia Romagna 93 141 142 376 35.668,00
Friuli Venezia Giulia 43 36 58 137 12.996,00
Lazio 196 119 208 523 49.613,00
Liguria 39 44 56 139 13.186,00
Lombardia 234 200 296 730 69.249,00
Marche 58 62 61 181 17.170,00
Molise 22 14 17 53 5.028,00
Piemonte 129 110 172 411 38.988,00
Puglia 187 190 230 607 57.581,00
Sardegna 79 72 100 251 23.810,00
Sicilia 232 214 231 677 64.221,00
Toscana 135 121 142 398 37.755,00
Umbria 35 28 34 97 9.202,00
Veneto 129 128 169 426 40.410,00
Totale 2.098 1.842 2.385 6.325 600.000,00

Commento

Come è consuetudine ormai da tempo da parte dei vari uffici del MIUR, si tenta di scambiare l’esiguità delle risorse con la concentrazione degli interventi e con il finanziamento di modelli di eccellenza e sulla loro replicabilità in altri contesti.

I riferimenti a Industria 4.0, al di là dell’elenco delle aree strategiche di sviluppo del Paese, continuano a richiamare un modello obsoleto di sviluppo delle competenze come puro possesso individuale, tutto orientato a considerare l’alternanza scuola-lavoro come uno strumento del “mercato del lavoro”.

Sulla replicabilità previa “modellizzazione” dei percorsi in alternanza, è evidente che si immagina che le pratiche educative possano essere riprodotte proprio come si farebbe con un processo industriale che può essere trasferito in un nuovo impianto.

Inoltre, il finanziamento di modelli di eccellenza rivolte a gruppi limitati di studenti tende ad accentuare il dualismo tra poche esperienze di rilievo, legate a specificità territoriali, da esporre mediaticamente attraverso ampie e ben orchestrate azioni di comunicazione, e le difficoltà quotidiane che tante scuole, senza clamori, devono affrontare nella gestione dell’alternanza obbligatoria.

L’effetto è sotto gli occhi di tutti: a circa un mese dall’inizio della scuola, abbiamo un decreto sulle eccellenze, ma nessuna informazione sull’implementazione del registro delle imprese, sull’abuso dei protocolli di intesa a livello nazionale regionale e provinciale, sui criteri di ripartizione delle risorse nazionali per l’alternanza obbligatoria, sulle modalità di utilizzo di tali risorse a livello di singola istituzione scolastica, sulla Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro, sulla copertura assicurativa degli studenti.