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Elezioni. Non facciamoci intimidire e votiamo in libertà

Il 28 e 29 marzo 2010 l'Italia al voto.

25/03/2010
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Alla vigilia delle elezioni regionali, dopo la peggiore campagna elettorale mai vista, è intervenuta pesantemente la Cei con inopportune indicazioni di voto.

Conosciamo l'obiezione che si vuol mettere il bavaglio ai vescovi italiani. Ma non è questo il punto. In nessun altro Paese democratico le chiese locali vincolano gli elettori cattolici a scegliere candidati graditi alla gerarchia. Ed è poi davvero indecente vedere inquisiti, erotomani, gente di dubbia moralità fare eco con deferenza ai precetti vescovili e papali. È un'operazione disonesta politicamente e culturalmente.

Votare per chi difende la legge sull'aborto, tanto per fare un esempio, non è offensivo nei confronti dei cattolici, né di chi non ricorrerebbe mai a un'interruzione di gravidanza. La legge non obbliga nessuno. Questa è la grandezza dello Stato laico.

In questa campagna elettorale non abbiamo sentito parlare di programmi. Intanto perché il capo del governo ha impedito che la TV pubblica ne parlasse e la TV pubblica ha fatto atto di sottomissione. Ma forse anche perché l'interesse dei partiti stava da un'altra parte.

Noi non siamo dell'opinione che siano tutti uguali. Allora guardiamo con interesse a chi presta attenzione a quei temi su cui le regioni hanno competenza: scuola, sanità, servizi sociali, territorio, viabilità, economia... Sono questioni che fanno davvero la qualità della vita dei singoli, delle famiglie, delle donne, dei bambini, di chi lavora. È di ieri la notizia che un comune del vicentino governato da Lega e PdL ha negato la mensa a bambini non in regola con le rette. Un bell'esempio di rispetto dell'infanzia!

Forse non sarà facile, ma qualcuno c'è. Al momento del voto sarà anche importante guardare alla coerenza di quanti al Governo fanno una cosa, ma localmente sostengono il contrario.

Buon voto a tutti. È un momento in cui siamo davvero liberi.

Le iniziative contro il bavaglio all'informazione.

Le norme sui permessi elettorali.

Roma, 25 marzo 2010