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Il Presidente Napolitano, ospite al Festival di Giffoni, chiede più risorse per la scuola

Il Segretario generale della FLC CGIL Pantaleo sottolinea al Governo l'importanza delle parole del Presidente della Repubblica.

15/09/2010
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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha incontrato questa mattina, il giovane pubblico del Giffoni Film Festival, la rassegna dedicata al cinema per bambini e ragazzi.

La presenza a Giffoni e le domande degli studenti, sono state anche l'occasione per intervenire sulla questione dei tagli alla cultura.
"Servono più risorse per la scuola ma anche più qualità in termini di attività formative e impegno a produrre buoni risultati, e questo dipende dagli insegnanti da un lato e dagli studenti dall'altro" ha detto il Capo dello Stato rispondendo alla domanda di una giovane studentessa a proposito dei tagli alla scuola e alla cultura. "Bisogna investire di più nella cultura. L'ho detto più volte, non posso prescrivere al governo come e quanto deve investire" ha aggiunto. "La Costituzione fa riferimento ai capaci e meritevoli - ha ricordato - indica una strada per incoraggiare il merito, bisogna andare avanti in questa direzione".
In un momento di crisi economica "occorre fare scelte, non si può tagliare in modo indifferenziato" ha detto Napolitano, citando l'esempio della Germania che ha previsto "tagli anche alla spesa sociale, ma allo stesso momento ha annunciato un aumento della spesa per ricerca e formazione: si devono stabilire delle priorità e fare delle scelte. Questo è possibile anche in Italia".
Un invito dunque, ad evitare tagli indiscriminati e ad investire sulla cultura. Un appello quello del Presidente, a cui fa subito eco il Segretario generale della FLC CGIL, che commenta così le parole di Napolitano: "Il Governo raccolga l'appello del Presidente della Repubblica che chiede più investimenti per la scuola". "Se si continua a tagliare - sottolinea Pantaleo - l'istruzione pubblica non sarà più un diritto garantito alle nuove generazioni per realizzare sogni e aspirazioni".

"Se si punta ad una scuola, ad una università, ad un sistema della ricerca all'altezza delle sfide che attendono il Paese per superare la crisi - prosegue Pantaleo - occorre superare la precarietà che è violenza nei confronti di chi non ha la certezza del lavoro dopo che per tanti anni ha garantito il funzionamento delle istituzioni del sapere".
"Si apra un confronto pubblico sulle riforme - conclude Pantaleo - che servono per migliorare la qualità del sistema della conoscenza e si blocchino i tagli nell'interesse generale del Paese".