Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

Home » Attualità » Politica e società » In 700 mila a Milano con la Cgil per i diritti e per la pace

In 700 mila a Milano con la Cgil per i diritti e per la pace

700.000 personerispondono all’invito della CGIL a manifestare, per la strada della città, la volontà di non accettare supinamente una politica la cui ragione è quella di ridurre senza mezzi termini, o di ridurre a merce, i diritti fondamentali delle persone: lavoro, sanità, previdenza, scuola

18/03/2003
Decrease text size Increase  text size

700.000 personerispondono all’invito della CGIL a manifestare, per la strada della città, la volontà di non accettare supinamente una politica la cui ragione è quella di ridurre senza mezzi termini, o di ridurre a merce, i diritti fondamentali delle persone: lavoro, sanità, previdenza, scuola.

Una protesta anche contro le “ragioni” di una guerra che di giorno in giorno si fa più vicina ed intollerabile e per sostenere le ragioni di una pace che la maggioranza degli italiani, la maggioranza della popolazione mondiale, ritiene essere l’ambito migliore e necessario per rispettare le persone e per trovarele giuste risposte anche a problemi gravi come quello del terrorismo e delle tirannie.

No alla guerra senzase e senza ma, si ai diritti e alla loro tutela, senza se e senza ma.

La più grande manifestazione che la storia di Milano abbia conosciuto, ha sfilato per le strade cittadine per confluire nella piazza antistante la stazione centrale. Sul palco campeggiava la scritta “pace e diritti”: il logo di questa manifestazione, il logo della politica della CGIL.

Su quel palco, nel comizio conclusivo, Guglielmo Epifaniha ripercorso la storia recente della nostra lotta, delle nostre ragioni all’opposizione alla politica del governo Berlusconi, delle nostre ragioni e della nostra convinzione per un’opposizione alla guerra e a favore di una politica di pace e di sviluppo.

La CGIL farà di tutto per opporsi alla triste e sciagurata ipotesi della guerra e ci sarà lo sciopero generale di risposta alla prima bomba sganciata sulla popolazione irachena. Questo mentre le iniziative per difendere i diritti dei lavoratori continueranno incessantemente.

Il prossimo appuntamento per tutti è il 12 aprile, in piazza San Giovanni, a Roma, per il diritto allo studio, contro una riforma che riporta indietro di 40 anni la scuola italiana e contro una politica che vuole trasformare la formazione da diritto per tutti a merce per pochi.

Roma 18 marzo 2003