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Nasce a Milano l’Agenzia per l’innovazione

Quasi negli stessi giorni il Governo fa partire due iniziative nell’ambito della valutazione: l’ANVUR e l’Agenzia per l’Innovazione. La FLC chiede se non sarebbe stato meglio un maggior coordinamento

27/04/2007
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Il 5 aprile 2007 il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento per l’ istituzione dell’ANVUR .

Questo organismo, su cui la FLC ha espresso un parere globalmente positivo , almeno fino al testo finale, ha lo scopo di valutare il sistema delle università e della ricerca. Nella bozza precedente al testo finale era prevista la valutazione anche di ogni iniziativa di ricerca che si basasse su finanziamenti pubblici senza distinguere da quale ministero i fondi provenissero. Nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri questa valutazione si limita invece ai finanziamenti del MUR.

Quasi in parallelo ed apparentemente in modo completamente separato, il 16 aprile, nell’ambito del Tavolo per Milano è stato annunciato il via operativo all’Agenzia Nazionale per l’Innovazione.
Tale organismo, istituito con l’ultima Finanziaria del precedente Governo e mantenuta in vita dal Governo attuale, avrebbe dovuto occuparsi, nella sua definizione iniziale, oltre che di valutazione, anche di trasferimento nel settore dell’high tech.
Ciò che nasce oggi è abbastanza ridimensionato perché si tratta di una agenzia con l’unico scopo della valutazione dei progetti di innovazione industriale, a cominciare dai 5 inseriti in Finanziaria (bandi Industria 2015).

La FLC è ovviamente favorevole allo sviluppo dell’innovazione a partire da un contributo che proviene dalle eccellenze presenti nel mondo delle università e degli enti di ricerca.
Inoltre ritiene che sia necessario dotarsi di strumenti di valutazione per evitare finanziamenti a pioggia che non sono in grado di far crescere la qualità della produzione del Paese.
Non può però esimersi da due osservazioni preoccupate:

1. Non si coglie alcuna sinergia tra le iniziative messe a punto dal Governo, entrambe relative ad organismi di valutazione, che appaiono rimanere ciascuna nell’ambito del o dei diversi ministeri. Più volte abbiamo affermato che il Paese ha bisogno di fare sistema, coordinando le politiche della ricerca e dell’innovazione insieme con le politiche industriali e del lavoro.
2. L’Agenzia per l’innovazione, per quanto affermato dai diversi comunicati, appare totalmente, o almeno fondamentalmente incentrata sul settore high tech e anche la scelta della sua collocazione a Milano deriva da questa sua caratteristica. La FLC continua a ripetere, in piena linea con la Confederazione, che l’innovazione nel nostro paese non è solo alta tecnologia, ma anche innovazione dei settori tradizionali che sono ancora la spina dorsale dell’economia italiana, ma che attraversano una profonda crisi.

Nei prossimi giorni approfondiremo ulteriormente questo tema con la CGIL e con le strutture della FLC della Lombardia, per proporre iniziative che aiutino a compiere dei reali passi avanti e non si limitino solo a parole e ad annunci.

Roma, 27 aprile 2007

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