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Presidio del 10 aprile 2013, primi risultati per i precari

Il Ministro riconosce la necessità di un aumento del finanziamento di tutti i comparti della conoscenza, ma restano aperte ancora molte incognite.

11/04/2013
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Centinaia di persone ieri pomeriggio, 10 aprile 2013, hanno animato, con bandiere, musica e striscioni, a Roma il presidio presso il Ministero dell'Istruzione indetto dalla FLC CGIL, per consegnare al Ministro Profumo la piattaforma elaborata dal Coordinamento nazionale dei lavoratori precari della conoscenza FLC CGIL. All'appello fatto nei giorni scorsi dal segretario generale Domenico Pantaleo alle istituzioni e alla politica hanno risposto i parlamentari Francesca Puglisi, Giovanni Barozzino, Alessia Petraglia e Massimo Cervellini. Vai ai nostri click.

Pantaleo ha illustrato al Ministro e ai dirigenti del Miur la piattaforma, si è dichiarato contrario al concorso e al decreto sugli inidonei e ha chiesto in particolare risposte su TFA ordinario e speciale, assunzioni, organici e piani pluriennali di stabilizzazioni in tutti i comparti, reclamando l'immissione in ruolo di tutto il personale ATA, la proroga dei contratti negli istituti di ricerca e università e il superamento dei problemi legati al pagamento delle ferie e degli stipendi del personale precario.

Il Ministro ha riconosciuto la necessità di un aumento del finanziamento destinato alla scuola, alla ricerca, all'università e all'AFAM, impegnandosi a trovare le risorse necessarie. Allo stesso tempo ha riconosciuto l'assoluta necessità, per il comparto scuola, di un organico funzionale, con il superamento della tradizionale distinzione tra organico di fatto e organico di diritto, per un concreto miglioramento del sistema scolastico e un contemporaneo ampliamento dell'organico docente e ATA , a partire dalla certezza di adeguati piani di stabilizzazioni, così come storicamente richiesto dalla FLC CGIL.

Per i supplenti della scuola statale ha assicurato il superamento delle problematiche tecniche che fino ad oggi hanno impedito la certezza e la regolarità del pagamento dello stipendio e delle ferie non godute. Per il personale ATA ha accettato di sostenere la richiesta di immissione in ruolo per i Collaboratori Scolastici e si è impegnato a trovare una soluzione efficace per gli Assistenti Tecnici e Amministrativi.

Per l'università ha auspicato uno sblocco del turnover, accettando la richiesta contenuta nella piattaforma di un nuovo consistente reclutamento di Ricercatori a Tempo Determinato di tipo B (cioè con tenure track). Per la ricerca ha assicurato non solo la proroga di tutti i contratti in scadenza negli Enti Pubblici di Ricerca che fanno riferimento al MIUR, ma ha anche accettato di farsi portatore della stessa istanza presso il Ministero della Funzione Pubblica. Per l'AFAM ha assicurato di aver predisposto tutti gli atti necessari per l'emanazione del regolamento per il reclutamento e di avere avviato le procedure per la trasformazione delle graduatorie, necessaria per la stabilizzazione di tutto il personale precario.

Le nostre valutazioni

La piattaforma rivendicativa presentata al Ministro rappresenta una sintesi molto avanzata delle problematiche dei lavoratori precari della conoscenza e, soprattutto, è la reale declinazione dell'operato di tutta la FLC CGIL, che con continuità e coerenza ogni giorno, ad ogni livello, in ogni settore, in ogni comparto, in ogni scuola, in ogni ente di ricerca, in ogni università, in ogni conservatorio e in ogni accademia, lotta per i diritti dei precari.

E anche i primi risultati ottenuti in questa giornata sono stati possibili solo grazie all'importanza che la questione del precariato ha nella nostra pratica sindacale, a partire dalla richiesta esplicita di una nuova centralità del contratto collettivo nazionale, rafforzato e inclusivo, in cui si equiparino, a parità di prestazione, i diritti del personale precario con quello a tempo indeterminato, garantendo la rappresentanza con l'elettorato attivo e passivo nelle elezioni RSU, per finire con la richiesta di un nuovo welfare universalistico di diritti e tutele, fuori e dentro il lavoro.

Ma ancora troppi ritardi e ingiustizie caratterizzano il sistema della conoscenza, condizionando così la crescita, lo sviluppo del Paese e la vita personale e lavorativa dei precari. Siamo sempre più convinti che per dare una nuova prospettiva al Paese è necessario un cambiamento radicale delle politiche sulla conoscenza con il contributo e l'impegno di tutti.

Con questa prospettiva la FLC CGIL si impegna a continuare iniziative di lotta e di confronto per costruire una proposta comune con tutti i movimenti e i soggetti sociali e politici disponibili, una proposta organica da presentare al nuovo Governo e al nuovo Parlamento per il superamento del precariato, in tutti i comparti della conoscenza, e per il miglioramento della qualità del sistema di istruzione e formazione del nostro Paese.

Lavoratori precari della conoscenza in presidio al MIUR