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Sulla manifestazione del 4 novembre

Comunicato della Segreteria nazionale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil

31/10/2006
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Dal 25 ottobre non esistono più le condizioni per partecipare alla manifestazione del 4 novembre contro la precarietà che vedeva fra i promotori tutti i componenti la segreteria nazionale della FLC Cgil.

L’inserzione a cura dei Cobas pubblicata su “Il Manifesto” contiene affermazioni e valutazioni che riducono in briciole un lavoro importante messo in campo in questi mesi e spostano concretamente gli obiettivi di quella manifestazione condivisi da tutti fino a poche ore prima in riunioni formali del Comitato promotore.

La personalizzazione degli attacchi politici e i giudizi intollerabili rivolti alla Cgil fanno parte di modalità che non riconosciamo, che non ci appartengono e che condanniamo perché il rispetto degli altri è per noi un punto indiscutibile, sempre.

Abbiamo ritenuto importante essere fra i promotori della manifestazione del 4 novembre convinti che la lotta alla precarietà rappresenti oggi una priorità e che, in nome di questa priorità, sia necessario lavorare per trovare le intese corrette anche fra soggetti e persone che hanno idee diverse.
Questa è la stessa cultura che ha reso forte e grande il movimento per la pace nel nostro Paese, che ha messo in crisi le Leggi del Ministro Moratti sulla scuola e sull’università e che ha portato tanti giovani a fare in questi anni la loro prima esperienza con l’iniziativa politica.

Proprio la convinzione che la lotta alla precarietà rappresenti un obiettivo prioritario ci ha portati a promuovere la manifestazione del 4 novembre e a praticare tutti gli spazi dell’iniziativa sindacale che ci competono. Infatti, per il 17 novembre abbiamo proclamato con Cisl e Uil lo sciopero generale dei comparti della ricerca e dell’università contro la Legge Finanziaria, sciopero che ha al suo centro proprio la lotta alla precarizzazione, e con i sindacati confederali della scuola abbiamo iniziative in corso di perfezionamento sugli stessi temi.

Il segretario generale della FLC Cgil ha chiesto nella pomeriggio del 25 ottobre una netta presa di distanza dalle posizioni contenute nell’inserzione curata dai Cobas da parte del Comitato promotore.
Così non è stato e non ci è restato che prendere atto del risultato prodotto da chi ha lavorato concretamente per far cadere l’unitarietà della manifestazione.

Roma, 31ottobre 2006