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Enti di ricerca: 16 dicembre presidio responsabile a Montecitorio, partecipano i cinque segretari generali di categoria

Comunicato stampa unitario FLC CGIL, FSUR Settore Ricerca, UIL Scuola RUA, FGU Dipartimento Ricerca e SNALS-Confsal

15/12/2020
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Roma, 15 dicembre - Nel rispetto delle norme anticovid i sindacati hanno indetto un presidio “responsabile” continuando lo stato di agitazione degli Enti e Settori Pubblici di Ricerca. I sindacati saranno in piazza, mercoledì 16 dicembre, dalle 15 alle 18 con una piccola rappresentanza di lavoratrici e lavoratori e contemporaneamente invitano tutti a partecipare all’assemblea in videoconferenza.

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Assieme alle lavoratrici e i lavoratori degli Enti, ci saranno i 5 segretari generali delle organizzazioni che hanno indetto la mobilitazione, FLC CGIL, FSUR Settore Ricerca, UIL Scuola RUA, FGU Dipartimento Ricerca e SNALS-Confsal, e interverranno diversi parlamentari impegnati in questi giorni nella discussione della Legge di Bilancio, che desta forti preoccupazioni per i troppi i nodi ancora da sciogliere e per l’assenza di misure rilevanti per il prossimo rinnovo del Contratto.

 Queste le principali criticità: 
  • nessuna previsione di ulteriori risorse agli Enti pubblici di ricerca

  • nessuna assicurazione rispetto alla revisione delle norme che limitano il salario accessorio e pongono continui vincoli al suo utilizzo

  • nessun progetto per l’avvio di una governance unitaria e per salvaguardare e valorizzare gli Enti e Settori di Ricerca, anche in previsione dell’utilizzo delle risorse del NextGenerationEU;

  • nessun impegno a verificare le situazioni, che pure sono state segnalate, di quegli enti che non stanno favorendo il processo di stabilizzazione;

  • nessun impegno a rivedere la norma che esclude il solo personale degli Enti pubblici di ricerca dall’ampliamento dei termini per l’applicazione del comma 1 dell’art. 20 del D.Lgs 75/2017, prevista per il resto dei settori pubblici;

  • nessun impegno a rivedere le modalità di presentazione di progetti a valere sui PRIN, che a differenza del passato, discriminano e penalizzano il personale tecnologo;

  • una piena applicazione del DLgs. 218/2016, fondamentale strumento legislativo per tutto il sistema ricerca pubblico, in tutte le sue parti.

Non sono più rinviabili azioni coerenti con le tante dichiarazioni fatte dalla politica a sostegno della Ricerca pubblica – dichiarano le cinque sigle sindacali - il rilancio del Paese non può avvenire senza investimenti in un settore che soffre attualmente di scarsezza, frammentazione e discontinuità nei finanziamenti. Con questa legge di Bilancio, si apre una nuova fase di impegno straordinario dello Stato per far fronte alla crisi che la pandemia in corso sta provocando. Una fase nella quale devono essere affrontati quei problemi della società italiana la cui soluzione è essenziale per la modernizzazione del Paese e tra i più rilevanti vi è il sostegno economico alla Ricerca scientifica di base. Per questo la mobilitazione non si ferma e nella massima attenzione per le misure di distanziamento sociale abbiamo scelto di dare un segnale simbolico di presenza in piazza".