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Confindustria e Governo uniti: privatizzare l'istruzione nel nostro paese

Comunicato stampa di E. Panini

17/10/2003
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Comunicato stampa di E. Panini

Il progetto presentato da Confindustria sulla scuola non è nuovo.
Per molti aspetti vengono riproposti, con una costanza degna di ben altre ambizioni, posizioni note da tempo e già assunte concretamente, anche nell’uso dei termini, nelle politiche sulla scuola del Governo e del Ministro.

Il feeling è iniziato con il Convegno della Confindustria tenutosi a Parma nel 2001 ed ha come obiettivo condiviso la riduzione dell’istruzione da diritto a merce.

Non può che stupire che Confindustria firmi un importante documento con le Confederazioni Cgil, Cisl e Uil, per dire che nel nostro Paese bisogna investire su istruzione, formazione e ricerca, e poi continui a sostenere scelte che vanno in tutt’altra direzione.

Apprezziamo sempre i richiami all’efficienza.
Ci pare, però, che chi abbonda nell’uso di risorse pubbliche, ed è beneficiato da Finanziarie di sostegno alle tante industrie che hanno da tempo abbandonato la sfida della qualità, dovrebbe almeno usare una maggiore cautela se non porsi un problema di coerenza.

Confindustria ed il Governo continuano a considerare la riforma della scuola pubblica non una grande “impresa” ma un intervento di ristrutturazione di una fabbrichetta.

Sul trattamento del personale il contratto ha già definito percorsi e tempi.
A quelli noi ci sentiamo vincolati.

Roma, 17 ottobre 2003