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Il Rapporto di Cittadinanzattiva conferma tutte le nostre preoccupazioni sul grado di sicurezza delle nostre scuole

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

18/09/2015
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Fin dal suo esordio a Palazzo Chigi, un anno e mezzo fa, il primo ministro Renzi aveva promesso che di scuola si sarebbe occupato “a tempo pieno”. Aveva promesso asili nido, addirittura un migliaio, la soluzione definitiva per migliaia di docenti e di dipendenti ATA, interventi strutturali nell’edilizia scolastica.

Nulla di tutto ciò è accaduto. Anzi, i rilievi di commentatori e di organizzazioni indipendenti lamentano una scarsa attenzione del governo verso i problemi reali della scuola. Gli asili nido diffusi su tutto il territorio si sono rivelati mera propaganda. La legge 107, che avrebbe dovuto sistemare e ristrutturare definitivamente il personale delle scuole, si è rivelata una pessima e incostituzionale legge. A ciò si aggiunga la sentenza storica del Tribunale di Roma che impone a governo ed Aran di procedere immediatamente con la contrattazione. Ed oggi, grazie al Rapporto di Cittadinanzattiva, viene confermato ciò che le organizzazioni sindacali denunciano da tempo: il fallimento sostanziale degli interventi in materia di edilizia scolastica.

Cittadinanzattiva ha avuto il merito di evidenziare le falle contenute nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, la sua approssimazione, la mancanza di chiarezza. E in particolare, condividiamo la denuncia della volontà del governo di trascurare il Mezzogiorno, dove non solo le scuole non si costruiscono, ma quelle che ci sono nella gran parte non sono oggetto di finanziamenti per la necessaria manutenzione. Infine, Cittadinanzattiva lancia l’allarme anche sulle condizioni di sicurezza, o meglio di insicurezza, nelle quali sono stati realizzati i lavori di ristrutturazione. Un dirigente scolastico su 5 denuncia l’impreparazione delle ditte appaltatrici, e soprattutto si è scoperto che in metà delle scuole i lavori sono stati effettuati durante l’orario scolastico, con gli studenti negli edifici.

Il sottosegretario Faraone, pertanto, che plaude al Rapporto, farebbe bene a dare maggiore concretezza a quanto promesso pomposamente nel corso di questi mesi a proposito di interventi sull’edilizia scolastica. Le condizioni di sicurezza e di civiltà delle nostre scuole sono parte integrante del diritto costituzionale allo studio, alla conoscenza e alla formazione per tutti.