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Legge delega su istruzione, università e ricerca, Pantaleo: no ai colpi di mano

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

14/11/2013
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L'ulteriore colpo ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici pare sia contenuto in un disegno di legge delega su istruzione università e ricerca. Tale norma prevederebbe, oltre ad una serie di deleghe su una pletora di materie, sostanzialmente la rilegificazione del rapporto di lavoro, inclusa la parte economica, per i docenti del comparto scuola, i ricercatori e tecnologi e i docenti AFAM. Tradotto significa: mano libera su orari, stipendi e carriere.

E se il buongiorno si vede dal mattino, quanto contenuto in alcune parti del decreto legge 104/2013 in termini di aumento dei carichi di lavoro e quindi di peggioramento del contratto nazionale, conferma il tentativo di cancellare parti significative del contratto nazionale e della contrattazione.

La FLC non starà a guardare!

Fin d'ora avvertiamo il Ministro e il Governo che un attacco di questo tipo è per noi inaccettabile e che su questo avvieremo una mobilitazione continua e incisiva. Ci si fermi e si avvii il confronto per rinnovare i contratti nazionali: i colpi di mano e gli interventi unilaterali non hanno portato fortuna ai precedenti governi né hanno migliorato la scuola, l'università, la ricerca e l'alta formazione artistica e musicale.

E allo stesso modo è inaccettabile il silenzio del Ministro sulla sperimentazione della riduzione di un anno del percorso di studio. Non si conoscono ad oggi né le modalità né il numero delle scuole coinvolte. Si rincorrono voci sulla partecipazione di molte scuole statali, da Brindisi, a Benevento, da Napoli a Busto Arsizio senza che il MIUR dia un qualunque segnale, quasi che, su questo tema, non le organizzazioni sindacali, ma il paese tutto non avesse diritto di sapere.

Chiediamo, ancora una volta, alla Ministra Carrozza che faccia chiarezza e spieghi i contenuti, le modalità, il quadro di riferimento e il numero delle scuole coinvolte e apra un confronto con il mondo della scuola. La scuola è di tutti, è bene sempre ricordarlo.