Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Comunicati stampa » Comunicati FLC CGIL » Legge di stabilità: tagli alla scuola pubblica e finanziamenti a quelle paritarie

Legge di stabilità: tagli alla scuola pubblica e finanziamenti a quelle paritarie

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

22/10/2012
Decrease text size Increase  text size

domenico-pantaleoBasta con i balletti. La normativa sull'aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti e gli ulteriori tagli alla scuola devono essere cancellati.

Il Governo Monti e il Ministro Profumo non possono continuare a devastare l'istruzione pubblica e poi stanziare 265 milioni di euro alle scuole paritarie!

La spending review e la legge di stabilità sono inique e segnano una sostanziale continuità con le politiche regressive del precedente Governo. Vogliono colpire pesantemente il lavoro pubblico riducendo i salari e i diritti contrattuali. L'assenza di qualsiasi progetto di stabilizzazione del personale ATA e docenti precari, l'aumento dell'orario di lavoro, i provvedimenti odiosi sulla riconversione in profili ATA degli inidonei e degli ITP e l'imposizione di concorso inutile, confermano la volontà di licenziare migliaia di precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole.

Monti e Profumo stanno peggiorando la qualità dell'offerta formativa negando il diritto all'istruzione per tutti. Dopo lo sciopero del 12 ottobre non ci fermeremo ed è importante che in tutti i territori, in molti casi unitariamente, si stanno attivando iniziative di lotta nelle scuole a partire dalla astensione delle attività aggiuntive, le dimissioni da tutte le commissioni e la indisponibilità alla sostituzione dei docenti assenti. Nei prossimi giorni saranno decise le occupazioni degli uffici regionali e provinciali scolastici e sosterremo le iniziative di mobilitazione degli studenti.

Ribadisco la disponibilità della FLC CGIL a lavorare per una grande manifestazione unitaria di tutte le organizzazioni sindacali a difesa della scuola pubblica.