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Linee guida sulla didattica a distanza: si prepara una scuola in molti casi a tempo ridotto

Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL

31/07/2020
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Roma, 31 luglio - Il Ministero dell’Istruzione ha predisposto le “Linee guida per la Didattica digitale integrata”: una serie di indicazioni che intervengono anche sui carichi di lavoro dei docenti e che in sostanza spiegano l'arte di arrangiarsi a costo zero. Si prospetta una didattica mista, in presenza e a distanza, che diventerà totalmente a distanza in caso di aggravamento della situazione epidemiologica.

Dopo mesi in cui si è dichiarata la povertà della didattica a distanza, la necessità del rapporto educativo in presenza, dopo settimane di promesse sul rientro in classe, ma senza garantire il necessario numero di docenti e di personale ATA, finalmente il Ministero tradisce le sue reali intenzioni: proseguire la didattica d'emergenza sulle spalle degli studenti, soprattutto di quelli con maggiori difficoltà.

Ad oggi non sono state garantite assunzioni tempestive di docenti, non si è assegnato personale aggiuntivo alle scuole che dovranno affrontare un anno assolutamente straordinario, non si sono reperiti né ristrutturati locali adeguati ad accogliere gli studenti e tutto ciò è avvenuto perché era pronta la soluzione facile e al ribasso: imporre alle scuole il Piano della Didattica Digitale Integrata.

Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL, dichiara: "In questi lunghi mesi di confronto - scontro con il Ministero abbiamo sempre sottolineato, inascoltati, il fattore tempo, adesso è chiaro perché le soluzioni che abbiamo proposto non sono state approntate: la didattica a distanza è una soluzione a basso costo già sperimentata in emergenza e oggi proposta addirittura come innovazione. Chiediamo il ritiro delle Linee guida che propongono una didattica inefficace per chi è in difficoltà e incapace di raggiungere la totalità degli studenti. C'è bisogno di forti e immediati investimenti per affrontare la riapertura e, soprattutto, per restituire alla scuola tutte le risorse tagliate negli anni".