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Regolamenti attuativi della legge 133/08: confermati tutti i tagli

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo Segretario Generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil.

11/02/2009
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Dall'incontro di mercoledì 11 febbraio con il Ministro Gelmini non sono scaturiti impegni concreti poiché sono stati confermati tutti i tagli previsti dagli schemi di regolamento per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria inferiore.

Evidentemente il Ministro e l'intero Governo non si rendono conto dei danni che stanno provocando alla scuola pubblica subordinando alle riduzioni di spesa l'organizzazione, i modelli didattici, l'offerta formativa e le dotazioni organiche.

Complessivamente dalle tabelle tecniche, che ci sono state consegnate, la riduzione dei posti per il solo anno 2009 è di 42.100 docenti e 15.167 personale Ata.

Il pesantissimo taglio degli organici, l'eliminazione delle compresenze, il superamento del modello didattico nella primaria, la drastica riduzione del tempo prolungato nelle medie inferiori, la possibilità di cancellare l'insegnamento della seconda lingua dequalificano l'offerta formativa, rendendo peraltro impossibile soddisfare la domanda dei tempi scuola da parte delle famiglie.

I precari pagheranno costi pesantissimi basti pensare che le supplenze annuali e quelle fino al termine delle attività didattiche sono 72.460 tra il personale Ata e 113.540 tra i docenti. Il grosso dei tagli riguarderà proprio loro oltre a determinare un gran numero di personale di ruolo in esubero soprattutto nelle aree meridionali.

A tutto ciò si aggiunge la difficile situazione nel funzionamento delle scuole per il mancato trasferimento dei finanziamenti per le attività ordinarie, per le supplenze, per le attività di recupero dei debiti formativi.

Con gli organici ridotti all'osso e senza risorse finanziarie si cancella l'autonomia scolastica, tornando al vecchio centralismo burocratico.

Per queste ragioni occorre cambiare radicalmente i regolamenti, reperendo risorse aggiuntive per la scuola che evitino il licenziamento di migliaia di precari e la mortificazione di tante competenze.

Con il sit-in di domani chiederemo garanzie e tempi certi per assicurare le risorse alle scuole.

Attendiamo di conoscere come è possibile conciliare, come sostenuto dal Ministro Gelmini, l'applicazione di quei regolamenti e la conseguente circolare sulle iscrizioni, contro i quali abbiamo già promosso e promuoveremo una serie di ricorsi al TAR del Lazio, con le flessibilità necessarie per garantire minori esuberi di organico.

I margini a mio parere sono del tutto inesistenti o ristrettissimi: pronti a cambiare giudizio se ci sarà dimostrato il contrario.

Ho chiesto l'apertura di un tavolo interministeriale con Tesoro, Welfare e Funzione Pubblica per affrontare la questione precari, individuando tutte quelle soluzioni che diano risposte alle speranze di tantissime persone che non possono essere sbattute fuori della scuola, senza alcuna prospettiva e senza ammortizzatori sociali, dopo anni di precariato.

Roma, 11 febbraio 2009