Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Comunicati stampa » Comunicati FLC CGIL » Scuole insicure: gravi responsabilità politiche

Scuole insicure: gravi responsabilità politiche

Comunicato stampa di E. Panini

10/10/2003
Decrease text size Increase  text size

Comunicato stampa di E. Panini

L’ennesimo crollo, in pochi giorni, di un soffitto in una scuola a Roma, dopo quello della scuola Galatti di Messina, suona come l’ennesima denuncia delle gravi e ingiustificabili responsabilità politiche del governo e del Ministro dell’istruzione rispetto ad una situazione che è in troppi edifici ampiamente sconfinata nel pericolo quotidiano.

Rendere sicuro l’intero patrimonio edilizio delle nostre scuole deve essere considerato alla stregua di una “grande opera”.

La sola progettazione del ponte sullo stretto di Messina è costata, fino ad ora, oltre 350 mld di vecchie lire.
Quante scuole sarebbe stato possibile rendere sicure con questa stessa somma?

Chiediamo l’avvio di una “campagna di trasparenza”: si metta davanti ad ogni edificio scolastico un pannello per dire quali sono gli interventi necessari ed i tempi massimi di realizzazione.
Così ogni studente, genitore, lavoratore, cittadino saprà come stanno effettivamente le cose al di là delle affermazioni troppo spesso di circostanza.

I dati quantitativi complessivi denunciano una situazione drammatica:
il 57% degli istituti non possiede il certificato di agibilità statica, il 36,96% non ha scale di sicurezza, il 20,65% è privo porte antipanico, gli impianti elettrici non sono a norma nel 36,10% dei casi, esistono barriere architettoniche nel 29,67% degli edifici che riguardano i servizi igienici, le scale, le porte, gli ascensori.
E ancora il 73,21% delle scuole non è in possesso del certificato di prevenzione incendi, mentre il 20,59% delle scuole non ha fatto prove di evacuazione.

Secondo l’ INAIL gli infortuni degli alunni nelle scuole sono in costante crescita: nel 1999 vennero denunciati 79.168 casi, nel 2000 i casi denunciati sono stati 81.888, mentre nel 2001 gli infortuni censiti sono saliti a 88.268.

Come pure sono cresciuti gli infortuni degli insegnanti. Nel triennio considerato sono stati denunciati 4.393 casi nel 1999, 4.988 casi nel 2000 e 5.978 nel 2001.

E’ inaccettabile che la Finanziaria per il 2004 destini alla sicurezza pochi spiccioli e continui a tagliare risorse agli Enti Locali.
Non accetteremo mai che, in presenza di precise responsabilità politiche, gli unici che rischiano pesanti sanzioni siano i Dirigenti Scolastici lasciati soli per l’ennesima volta a fare i conti con situazioni spesso oltre il limite.

Roma, 10 ottobre 2003