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Tagli al sistema pubblico dell'istruzione e risorse a quello privato: un'offesa del Governo alla Costituzione

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

19/02/2010
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Ogni giorno che passa è sempre più evidente come il Governo voglia distruggere la scuola e la università pubblica per privatizzare il sistema d'istruzione.

La disponibilità del Presidente del Consiglio Berlusconi ad aumentare le risorse per scuole private cattoliche, a fronte di tagli per 8 miliardi a quelle pubbliche e di 1,5 miliardi alle università, sono un atto irresponsabile e in netto contrasto con i principi e i valori della nostra Costituzione.

Mentre migliaia di precari sono stati licenziati in tutti i comparti della conoscenza, e per il prossimo anno si prevedono altri 40000 tagli tra docenti e personale Ata,e non ci sono i soldi nemmeno per comprare la carta igienica, e moltissime scuole cadono a pezzi e le università pubbliche rischiano la bancarotta, si vuole privilegiare l'istruzione per pochi e non un apprendimento di qualità per tutti.

Si ritorna al passato, alla selezione di classe e all'esclusione dall'istruzione dei soggetti sociali più deboli.
Un'idea regressiva della società che allarga ulteriormente le disuguaglianze e con una scuola che diventa sempre meno laica.

La FLC Cgil non è disponibile a subire passivamente lo scempio dei diritti civili e sociali e per queste ragioni chiediamo al Governo di tornare ad investire nei settori della conoscenza pubblica.

Lo sciopero generale del 12 marzo sarà una risposta forte ed unitaria per rivendicare il diritto delle nuove generazioni ad avere un sistema d'istruzione all'altezza dei tempi, che permetta di poter avere un presente e un futuro migliore rispetto a quello dei propri padri.

Roma, 19 febbraio 2010