Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Comunicati stampa » Comunicati FLC CGIL » Vertenza scuola: il referendum tra gli insegnanti per valutare i risultati

Vertenza scuola: il referendum tra gli insegnanti per valutare i risultati

Comunicato stampa di Enrico Panini

24/03/2000
Decrease text size Increase  text size

COMUNICATO STAMPA DI ENRICO PANINI, segretario generale CGIL Scuola

Si concluderà il 29 aprile la campagna di assemblee di consultazione che la Cgil scuola ha avviato con i propri iscritti per la definizione dei contenuti da proporre al confronto politico e contrattuale con il Ministro.

Iniziata il 20 marzo, la campagna di assemblee si rivolge ai circa 108.000 iscritti con oltre 1500 riunioni già convocate.

Gli obiettivi al centro della discussione sono due.

Il primo riguarda la richiesta di un’Intesa politica con il governo finalizzata alla definizione:

di un piano pluriennale di investimenti sull’attuazione dei processi di riforma, per valorizzare il ruolo degli insegnanti nel cambiamento, per l’innalzamento dei livelli qualitativi del sistema d’istruzione. Il prossimo DPEF deve rappresentare lo strumento per indicare chiaramente tali scelte;
di impegni indispensabili per quanto riguarda la salvaguardia degli organici ed il loro utilizzo qualificato nel nuovo contesto prodotto dalla riforma dei cicli scolastici;
di un quadro di nuove opportunità sul versante della formazione del personale e del sostegno all’aggiornamento professionale;
delle condizioni per la realizzazione dell’autonomia scolastica e allo sviluppo della scuola materna statale, con particolare riferimento alle regioni del Sud.
Il secondo obiettivo riguarda la scelta di modificare gli articoli contrattuali, che hanno registrato critiche e dissenso, non per selezionare ma per promuovere la professionalità, valorizzando da subito il ruolo delle scuole dell’autonomia, le funzioni e le attività svolte dai docenti.

La Cgil Scuola ha già chiesto che, al termine della contrattazione sugli articoli relativi alla valorizzazione del lavoro docente (il cosiddetto concorsone), l’accordo sia preventivamente sottoposto a referendum istituzionale fra tutti gli insegnanti.

Roma, 24 marzo 2000