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Ha riaperto una scuola dimezzata, un duro colpo al diritto allo studio. È la denuncia che arriva dalla manifestazione "Priorità alla scuola"

Docenti e genitori chiedono maggiori risorse per abbattere definitivamente l’abbandono scolastico, la precarietà degli insegnanti, le inefficienze strutturali della scuola pubblica

26/09/2020
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Roma, 26 settembre 2020 – Una forte denuncia contro il Governo arriva dalla manifestazione nazionale per Scuola, che si è svolta oggi pomeriggio a Roma, in piazza del Popolo, sotto una pioggia battente: “La Scuola dimezzata nell’epoca del Covid19 va contro il dettato costituzionale: orari ridotti, carenza di docenti e personale ATA, mancanza di spazi, uso massiccio di didattica digitale nelle scuole superiori sono un duro colpo al diritto allo studio”.

Inoltre, docenti, insegnanti precari, studenti, genitori, sindacati chiedono che il 20 miliardi del Recovery Fund e il 5% del PIL nazionale siano dedicati alla scuola pubblica, come fanno la maggior parte dei paesi europei. Risorse necessarie perché l’Italia non sia più l’ultima in Europa negli investimenti scolastici, per abbattere definitivamente l’abbandono scolastico, la precarietà degli insegnanti, le inefficienze strutturali della scuola pubblica.

Sul palco hanno portato la loro testimonianza docenti precari, studenti, genitori e sindacalisti e hanno suonato e cantato diversi artisti: Alice Clarini, Dj Tito, Assalti Frontali, Merel Van Dijk.

La mobilitazione è stata indetta dal Comitato Priorità alla Scuola e sostenuta dai sindacati della scuola CISL Scuola, Cobas, FLC Cgil, Gilda Unams, Snals Confsal e Uil Scuola, e d oltre 80 organizzazioni della società civile.

Il video dell'intervento di Francesca Ruocco, segretaria nazionale FLC CGIL, dal palco della manifestazione.