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Al via i lavori dell’Osservatorio paritetico sugli atti unilaterali dell’Amministrazione

Sotto osservazione gli atti adottati unilateralmente dalla P.A. La finalità è quella di favorire la contrattazione integrativa e prevenire i contenziosi generalizzati.

31/01/2019
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È convocata per il prossimo 12 febbraio alle ore 15.00 presso l’Aran la riunione di insediamento e avvio dei lavori dell’Osservatorio paritetico per il monitoraggio dei casi e delle modalità con cui l’Amministrazione adotta gli atti unilaterali (art. 7 comma 12 del CCNL Istruzione e Ricerca 2016/2018).

L’Osservatorio, che è composto dai rappresentanti dell’amministrazione e dei sindacati, ha il compito di verificare che gli atti unilaterali adottati dall’amministrazione siano “adeguatamente motivati in ordine alla sussistenza del pregiudizio alla funzionalità dell’azione amministrativa”. 

Si ricorda che l’art. 7 comma 7 prevede che, qualora a livello di contrattazione integrativa non si raggiunga l’accordo su determinate materie oggetto di trattativa (generalmente quelle di natura economica indicate nelle specifiche sezioni), il Dirigente possa provvedere con un proprio atto unilaterale. Va evidenziato che questo atto è comunque provvisorio e comporta la prosecuzione delle trattative al fine di pervenire necessariamente alla definizione dell’accordo.

Contestualmente l’amministrazione è tenuta a trasmettere all’Aran l’atto definito unilateralmente perché possa essere monitorato dall’apposito Osservatorio paritetico, al fine di verificarne la congruità.

L’obiettivo è che, grazie anche al funzionamento di questo organismo, i casi di adozione di atti unilaterali possano essere evitati o comunque fortemente limitati alle situazioni in cui effettivamente il protrarsi delle trattative sulle specifiche materie indicate dal CCNL possa determinare un oggettivo pregiudizio all’azione amministrativa. Questo al fine di consentire che le contrattazioni integrative siano portate a termine in tutti i posti di lavoro prevenendo il rischio di diffusi contenziosi che possono pregiudicare tanto il buon funzionamento dell’amministrazione pubblica quanto il rispetto dei diritti dei lavoratori.