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ENEA: la FLC denuncia la situazione insostenibile nel Centro di La Spezia

Il direttore si dimette. Disorganizzazione, sciatteria, ripicche, ora anche scelte discriminatorie.

15/11/2013
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Sempre grave, ormai insostenibile la situazione nel centro di ricerca Enea di S.Teresa a La Spezia. Lo stato di degrado al limite della vivibilità è stato evidenziato anche nel recente comunicato congiunto da Camera del Lavoro della CGIL e della FLC di La Spezia. Le dimissioni a fine agosto del Direttore di Centro hanno messo in risalto la situazione ormai di emergenza. Le attività scientifiche e gestionali ne risentono pesantemente.  Peraltro nonostante il ruolo riconosciuto da molteplici ambiti scientifici e istituzionali, non si è voluto interrompere la sequenza di tagli alle attività e al funzionamento ordinario del centro. Nel documento citato sono state delineate anche delle proposte che appaiono in sintonia con quelle necessarie logiche di razionalità e di autonomia che devono essere alla base di un rilancio di un centro di ricerca che non può essere ancora indebolito.

Ma alla logica dei tagli si è aggiunta anche una gestione che non dà il minimo segno di organizzazione e di attenzione alle esigenze del Centro. Il Commissario aveva, in un recente incontro sindacale, dichiarato che non aveva ancora accettato le dimissioni e che avrebbe pensato ad un soluzione congrua. Abbiamo sperato che questo producesse qualche risultato, ma invano! Ci limitiamo a parlare sempre di gestione ordinaria, non già, al momento, di quelle esigenze strutturali necessarie, come per esempio quelle misure di ottimizzazione e di efficienza che in ENEA dovrebbero essere familiari, ma restano un miraggio nella gestione dei propri stessi centri, cioè in casa propria.

Per festeggiare il trentennale del centro ENEA di La Spezia, punto di eccellenza nelle scienze marine, si è tenuto il 21 ottobre un evento di risonanza, con la partecipazione tra gli altri del Ministro dell’ambiente Orlando. Per la vivibilità del centro si è trattato di un piccolo miracolo. L’erba alta era sparita di colpo, i rovi accumulati attorno alla strumentazione e gli aghi di pino che ricoprivano la strada scomparsi, gli scatoloni abbandonati che facevano bella vista di fronte all’officina si sono dissolti insieme alla montagna di spazzatura accumulata da anni nel camminamento. Sicuramente per un po' si poteva evitare di chiamare i vigili del fuoco.

Si era pensato ingenuamente che le cose stessero per cambiare. Invece i sacchi sono subito riapparsi e ci si è accorti che l’erba era stata tagliata solo lungo il percorso del commissario. Piove di nuovo dentro il centro e quindi fanno capolino di nuovo i secchi ”raccogli pioggia”. L’inverno al nord è già arrivato, ma anche per accendere i riscaldamenti il direttore dimissionario pretende di essere supplicato. Anzi proprio la situazione di stand by rispetto alle dimissioni sembra autorizzare il continuare a non essere puntuale nell’erogazione dei servizi essenziali come le utenze nei laboratori, i riscaldamenti, le pulizie, la mensa, la sicurezza. Insomma ormai si è evidenziata l’insostenibilità di questa situazione e si attendono dei riscontri razionali nelle decisioni.

L’ultima chicca, che non sappiamo se definire discriminatoria perché andrebbe inserita nei guinness del burocratese, è una disposizione diffusa di recente per l’utilizzo della mensa. Al centro ne danno ora la responsabilità alla direzione centrale dell’ENEA, ma al momento non ve n’è traccia, perché se fosse così dovrebbe riguardare tutti i centri e non solo La Spezia. Cosa è avvenuto? L’occasione è stata l’entrata in attività del nuovo appalto del servizio mensa, che al massimo ribasso ha visto già un peggioramento del servizio con un vero e proprio taglio dei viveri, con l’eliminazione addirittura del secondo piatto dal menu erogato. Bene, non contenti di questo taglio mortificante, si è voluto disporre, da ora, che ospiti, borsisti, tesisti, non potevano stare più ai tavoli con i dipendenti Enea, ma in tavoli separati (per "necessità di sicurezza"! sì, proprio questa è la giustificazione). Non solo ma i dipendenti CNR che lavorano nel Centro dovevano riuscire, prendere un badge ENEA, tornare quindi in mensa e timbrare preventivamente, perchè non era più sufficiente avere il normale un ticket restaurant. 

Parlano di obblighi contrattuali, ma la stessa ditta appaltatrice si dichiara estranea alla disposizione. Il motivo è forse rintracciabile alla fine della solerte disposizione, allorquando si ricorda che “non vi è la possibilità di utilizzare merce messa a disposizione sul tavolo di “servizio” (olio, aceto, ecc.)!

Tutto questo ha determinato che per solidarietà molti dipendenti ENEA hanno scelto di non usufruire da giorni del servizio mensa, anzi per questo motivo l’Ente si trova costretto ad erogare importi aggiuntivi alla ditta,  perché nel contratto vi è comunque un numero minimo di pasti da aggiungere giornalmente. Peraltro ci si dimentica che per la gestione del personale tutti i meccanismi della loro verifica e controllo hanno bisogno di un confronto sindacale preventivo, cosa che non è avvenuta.

Tutto questo testimonia un clima che ormai anche nella quotidianità è insostenibile, generando un clima di ripicche e conflittualità continuo. C’è una insofferenza esplicita di gran parte dei dipendenti che richiede misure tempestive anche temporanee verso una buona pratica di gestione.

Segue il comunicato di CGIL e FLC La Spezia.

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COMUNICATO CGIL e FLC CGIL La Spezia

Il Centro di S. Teresa versa in uno stato di degrado al limite della vivibilità e si trova ad affrontare una nuova emergenza collegata alla recente richiesta di dimissioni presentate in data 28.08.2013 dal Direttore di Centro STE, situazione che mette in enorme difficoltà l’andamento delle attività gestionali e scientifiche.

La FLC CGIL dell’ENEA aveva già sottolineato che una netta separazione tra gestione del Centro e le attività tecnico-scientifiche prima o poi avrebbe creato disservizi e frizioni.

Per superare le difficoltà finora incontrare con due gestioni distinte, non poche volte anche in contrapposizione, appare evidente la non convenienza di riproporre lo stesso modello. Appare sensata, invece, la proposta, anche al fine di una semplificazione di ruoli e procedure di accorpare in una singola figura sia le responsabilità di centro che quelle scientifiche, anche provvisoriamente in attesa di una possibile riorganizzazione dell’Ente.

Un responsabile unico a conoscenza sia delle problematiche locali che scientifiche permetterebbe, oltre ad un risparmio economico per l’Ente, un’agilità di azione e una semplificazione dell’operatività di un Centro che ha comunque un numero limitato di dipendenti.

La CGIL e la FLC CGIL della Provincia di La Spezia ritengono che occorra chiudere una stagione di tagli e di ridimensionamento verso il centro Enea di Santa Teresa, che nonostante il ruolo riconosciuto ha visto ridurre drasticamente le risorse utilizzabili.

La provincia di La Spezia consta di un Polo di ricerca che non può essere ancora indebolito. Al contrario occorre garantire il proseguimento delle attività e la piena operatività del Centro ENEA di Santa Teresa, affermato a livello nazionale ed internazionale come un centro di eccellenza nel settore delle scienze marine, le cui attività non possono e non devono subire rallentamenti o declassamenti, anzi sono evidenti gli ampi margini di possibilità di sviluppo che vanno incoraggiate.

La Spezia 26 settembre 2013

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