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ENEA: ordine del giorno dell’assemblea del 27 luglio

L’assemblea è stata indetta da FLC CGIL, FSUR CISL, UIL Scuola RUA e FGU Dip. Ricerca.

02/08/2020
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L’assemblea dei lavoratori dell’ENEA del 27 luglio 2020 indetta da FLC CGIL, FSUR CISL, UIL Scuola RUA, FGU Dipartimento Ricerca, in modalità digitale, a cui ha preso parte il consigliere d’amministrazione eletto dal personale Giovanni Giuliano di cui ha condiviso la relazione, dopo ampia e approfondita discussione approva all’unanimità il seguente Ordine del Giorno.

L’assemblea ritiene inaccettabile la modalità con cui si sia sviluppata la vicenda della Fondazione privata Enea Tech (che gestirà 500 milioni di euro per l’innovazione), prevista dal DL Rilancio, per la quale il CdA dell’ENEA ha deliberato e proposto al MISE, in gran fretta e senza previa consultazione delle organizzazioni rappresentative del personale ENEA, una bozza di statuto e la nomina dei vertici, giungendo ad individuarne i compensi, ancor prima che il DL venisse convertito in legge. Come conseguenza, il Presidente ENEA, prof. Federico Testa, giungerebbe a cumulare il quinto incarico: Presidente, Direttore Generale e Presidente del Consiglio Scientifico dell’Enea, Presidente della DTT Scarl e Presidente in pectore della costituenda Fondazione Enea Tech: una situazione illegittima ed incompatibile con il funzionamento di un Ente Pubblico di Ricerca che dovrebbe caratterizzarsi per la trasparenza, la pratica della collegialità ed il coinvolgimento della comunità scientifica (D.lgs 218/2016).

L’assemblea stigmatizza:

  • l’assoluta mancanza di trasparenza su tutta l’operazione, la quale è stata annunciata sul sito dell’ENEA a delibera già assunta ed inviata al MISE. Una mancanza abbastanza diffusa in ENEA vista la prassi di non pubblicare le delibere del CdA, in contrasto con la legislazione sulla trasparenza;
  • la velocità con cui si è proceduto alla nomina dei vertici e alla definizione dello Statuto di Enea Tech, stride con la tradizionale lentezza dell’ENEA in merito alle applicazioni contrattuali, alle problematiche del precariato, al reclutamento e alla valorizzazione professionale del personale;
  • il permanere della gravissima anomalia statuaria dell’Enea che, nonostante i rilievi del Mise, della Corte dei Conti e del Mef, concentra nella stessa figura del prof. Testa la funzione di indirizzo politico (Presidente)con quella gestionale (Direttore Generale): un’anomalia unica nel panorama della P.A., che contrasta con i principi costituzionali di buon andamento della macchina amministrativa e con il d.lgs 218/2016 di riordino degli Enti Pubblici di Ricerca;
  • la deriva autoritaria e autoreferenziale che ha impresso l’attuale vertice alla conduzione dell’ENEA, sin dal suo insediamento ad oggi. A riprova di ciò si segnala che, per eleggere il componente elettivo nel CdA,i Ricercatori e Tecnologi ENEA abbiano dovuto affrontare, e vincere, un ricorso al TAR ed un successivo ricorso ENEA al Consiglio di Stato. Malgrado le due sentenze, il rappresentante eletto dai Ricercatori e Tecnologi non si è ancora insediato in seno al CdA;
  • la circostanza che l’attuale C.d.A, scaduto il 20 Aprile e in regime di proroga ex lege a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ancora privo del rappresentante eletto della comunità scientifica, abbia deliberato lo statuto e le nomine di Enea Tech;
  • l’operato dell’attuale vertice teso a mortificare le funzioni di ricerca multidisciplinare dell’ENEA, il secondo Ente Pubblico di Ricerca in Italia e che rientra nel novero degli EPR come da D.lgs 218/2016, indirizzando sempre più le attività dell’Ente verso meri compiti di agenzia. Compiti che, peraltro, non sono in grado di assicurare i finanziamenti per progetti di ricerca che costituiscono un importante puntello ad un bilancio pesantemente deficitario. Il rilancio delle attività di ricerca e l’instaurazione di meccanismi selettivi basati sul merito e la competenza sono l’unico modo per rilanciare il ruolo dell’ENEA, a partire dai suoi vertici che dovrebbero avere un elevato profilo tecnico scientifico.

Per queste ragioni l’assemblea ha appreso con forte preoccupazione la notizia diffusa da alcuni organi di stampa per cui il Ministro Patuanelli avrebbe proposto la riconferma di Federico Testa alla Presidenza dell’ENEA e chiede al Ministro:

  • se ritenga di confermare tale proposta, alla luce di quanto sopra riportato, nonché della petizione sottoscritta da oltre 1.300 Dipendenti ENEA nel gennaio 2020, in cui gli si chiedeva di esercitare i suoi compiti di vigilanza per sanare le illegittimità dell’attuale gestione;
  • se non ravvisi nella carenza di trasparenza dell’ENEA un comportamento che viola quanto previsto dal DL 33/2013 in materia di trasparenza e pubblicazione degli atti, nonché alla luce del fatto che il Movimento 5 Stelle, di cui il Ministro è autorevole esponente, ha sempre considerato legalità e di trasparenza principi fondanti della propria azione;
  • se giudichi legittima l’attribuzione di quattro presidenze ed una direzione generale al prof. Federico Testa o se ciò non costituisca una violazione dell’art. 9 del DL 39/2013 sulla incompatibilità ed inconferibilità degli incarichi e di quanto previsto nella lg. 214/11 e s.m. sul tetto al trattamento economico per i dirigenti pubblici.

L’assemblea dà mandato alle OO.SS. di attuare tutte le azioni necessarie a fare luce sui fatti sopra esposti tramite accesso agli atti, conferenze stampa, interrogazioni parlamentari, ecc., al fine di verificare la legittimità di quanto successo e di richiamare il governo e le forze politiche alle proprie responsabilità, coerentemente coni contenuti della lettera già inviata ai ministri vigilanti a firme delle segreterie generali delle suddette Organizzazioni Sindacali.

ORDINE DEL GIORNO APPROVATO ALL’UNANIMITÀ

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