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ENEA: si avvicina la chiusura della trattativa

Resoconto della trattativa del 26 e 27 novembre 2010. La prossima convocazione è per il prossimo 1 dicembre 2010

29/11/2010
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Continua la trattativa all’ENEA sulle tabelle d’equiparazione. Negli incontri del 25 e 26 novembre sono stati fatti ulteriori passi avanti e mercoledì 1 dicembre 2010 le parti sono state riconvocate per la trattativa con il Commissario Lelli che, a questo punto, sarà quella finale.

Nel merito delle questioni affrontate giovedì e venerdì scorsi, va detto che la parte normativa è stata condivisa definitivamente; sono state infatti accolte le richieste avanzate al tavolo da parte sindacale sulla Commissione Pari Opportunità.

Sulle tabelle d’equiparazione invece la discussione è stata ampia e complessa. Com’è noto l’ipotesi di lavoro prevede l’equiparazione fra i livelli dei due ordinamenti e quindi l’inquadramento nei profili degli Epr solo sulla base della verifica positiva del possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso. In carenza di detto requisito il personale sarà collocato in un ruolo ad esaurimento che conserva le prerogative retributive e normative del livello d’inquadramento. Questa ipotesi è il risultato di alcune rigidità emerse al tavolo di trattativa sulla questione dei titoli di studio (oltre che dalle difficoltà oggettive legate ai diversi sviluppi possibili fra i livelli dei due ordinamenti) che rischia di collocare oltre 500 lavoratori ENEA in ruolo ad esaurimento. La FLC CGIL ritiene che si possano utilizzare gli strumenti di flessibilità del CCNL Ricerca per ridurre il numero dei fuori ruolo nei livelli IV-VIII (mobilità fra profili, verifica mansioni e ricollocazione nei profili, possibilità di accesso nei profili anche senza il titolo di studio richiesto) e per questo siamo impegnati a cercare di ridurre al massimo il numero dei ruoli ad esaurimento.

Sulle norme di primo inquadramento è prevista una commissione che, previa valutazione, sarà incaricata di assegnare il definitivo inquadramento nel nuovo ordinamento; alla stessa è assegnato il compito di collocare i ricercatori e tecnologi anche nelle fasce stipendiali. Al riguardo la FLC CGIL ribadisce la propria contrarietà ad una proposta che è assolutamente discrezionale e rischia di presentarsi come una “dinamica” professionale senza alcun criterio condiviso al tavolo di trattativa. Se infatti condividiamo la possibilità di collocare i funzionari Enea in possesso del requisiti necessari al III livello di ricercatore o tecnologo, per il resto, senza una griglia di criteri con cui effettuare il primo inquadramento, riteniamo inaccettabile un’ipotesi di lavoro che assegna tutto il potere ad una commissione e ciò non per impedire la chiusura della trattativa, ma per dare un quadro certo degli obiettivi da raggiungere. Peraltro nella proposta di primo inquadramento sono collocate in maniera confusa e discrezionale la ricostruzione dell’anzianità (particolarmente delicata per i livelli I-III), il riconoscimento di titoli di studio e lo sviluppo professionale.

Al riguardo la FLC CGIL ritiene che debbano essere chiare le proposte e distinguere quelle per lo sviluppo professionale, da quelle ricostruttive per le tabelle d’equiparazione. Su questo aspetto sono emerse le maggiori divaricazioni del tavolo, ovvero se e come ricostruire l’anzianità, ai fini della collocazione nelle fasce stipendiali dei ricercatori e tecnologi. Noi abbiamo ribadito la nostra posizione, cioè che la collocazione nelle fasce stipendiali va operata tenendo conto dell’anzianità e che questa deve essere l’occasione per recuperare le distorsioni del passato, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento dell’anzianità di precariato e la giusta collocazione dei cosiddetti “costi zero”, in particolare per coloro che non hanno più avuto alcuna possibilità di recupero rispetto al passaggio a costo zero.

L’ultima questione affrontata è stata quella economica, strettamente connessa alle norme di primo inquadramento. Le risorse a disposizione sono circa 23,5 mln €, da queste vanno sottratte quelle necessarie al finanziamento del Fondo accessorio dei livelli IV-VIII e quelle per i livelli I-III, le risorse che residueranno saranno quelle a disposizione per le tabelle d’equiparazione, norme di primo inquadramento e lo sviluppo professionale. L’ipotesi presentata dall’Ente prevede una ripartizione del 55% delle risorse per i livelli IV-VIII e del 45% per i livelli I-III. Occorre inoltre tener presente che, ai fini del maturato economico, per il personale che transiterà nei livelli IV-VIII sarà considerato solo il tabellare ENEA (il resto confluirà nella RIA), mentre per i livelli I-III sarà considerato tutta la retribuzione (tabellare ENEA, EAR fisso e dinamico, RIA) che sarà utile quindi anche per la collocazione nelle fasce stipendiali. 

La FLC CGIL ritiene che sulla parte economica occorre ancora lavorare per verificare se vi sono le condizioni per reperire ulteriori risorse a disposizione, al fine di costituire fondi di salario accessorio equiparabili agli importi medi in vigore nel comparto e di mettere a disposizione le risorse necessarie per le tabelle d’equiparazione, nonché per lo sviluppo professionale, che potrà riguarderà tutti i lavoratori.

Verificheremo mercoledì prossimo se vi saranno le condizioni per la chiusura dell’accordo. Tuttavia come FLC CGIL riteniamo che quella che si offre al tavolo è un’occasione irripetibile e che ci sono le condizioni per arrivare ad un accordo soddisfacente e unitario. Certo occorre la massima responsabilità di tutti, a cominciare da quella dell’Amministrazione che non può sottrarsi dalla propria responsabilità di conduzione del tavolo. 

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