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ISTAT: un anno con Urbi

Ancora assenti alcune indispensabili funzioni

20/01/2016
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“Parte oggi il nuovo sistema di regolarizzazione assenze”, così il 20 gennaio 2015 l’Istat comunicava al personale sulla Intranet l’attivazione del sistema informativo Urbi, che sostituiva, dopo anni di “sperimentazioni” il vecchissimo Siged.

Ovviamente c’era stato “qualche giorno di ritardo rispetto al termine indicato nel precedente atto ufficiale”, ovvero il 12 gennaio, ma nonostante ciò si annunciava che da quel momento “le assenze e l’orario di lavoro” dovevano “quindi essere regolarizzati per via telematica mediante l’utilizzo del nuovo sistema”.

Da allora ad oggi sono state molte le segnalazioni dei lavoratori e della Flc Cgil sui malfunzionamenti e le mancanze del nuovo sistema.

E’ stato necessario un ripetuto intervento, anche con una diffida legale, per eliminare l’assurda “autorizzazione gerarchica” per il “permesso” relativo all’assemblea sindacale, mentre per i telelavoratori si creano addirittura delle “sanzioni” in caso di utilizzo fuori tempo del sistema per l’autocertificazione del lavoro svolto. Anche su part time e permesso per gravi motivi l’Istat ha tentato di procedere tagliando i diritti dei lavoratori, peraltro retroattivamente. Anche per il permesso per servizio di ricercatori e tecnologi era richiesta una procedura autorizzativa del tutto priva di senso.

Quello che stupisce è che dopo un anno ancora non siano presenti funzioni fondamentali, che l’arcaico Siged garantiva ai dipendenti, e che sono quindi completamente sparite. Ci riferiamo ad esempio alla possibilità di monitorare le proprie missioni o i corsi frequentati, opzioni importanti e scomparse dalla vista dei lavoratori e delle lavoratrici.

Si è aggiunta ultimamente la conferma che anche rispetto alle retribuzioni, che ovviamente sono calcolate sulla base dell’orario di lavoro effettivo, il nuovo sistema non è ancora del tutto funzionale. Nell’ultimo incontro di trattativa infatti il direttore del personale ha sostenuto che il pagamento degli arretrati 2011-2013 probabilmente slitterà proprio a causa di URBI.  

L’abbiamo detto e proposto più volte: l’informatizzazione deve servire per snellire le procedure, rendere più efficiente il lavoro e a sburocratizzare. Nel suo primo anno di vita, Urbi per ora ha solamente funzionato da scusa per alcuni tentativi di imporre regole vessatorie da parte dell’amministrazione, mentre ancora ad oggi gestisce meno funzionalità del sistema che ha sostituito.

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