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Alta l’adesione allo sciopero indetto dalla FLC CGIL, dalle 100 piazze una richiesta su tutte: “si esce dalla crisi investendo nella conoscenza!”.

Comunicato di Domenico Pantaleo, Segretario generale della FLC Cgil

18/03/2009
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L’ “Onda” è tornata, ha riempito le 100 piazze dell’Italia che non si rassegna, dell’Italia che vuole contare. Alta l’adesione allo sciopero, molte scuole e sedi universitarie chiuse.
Nelle cento piazze c’erano migliaia di lavoratori della conoscenza, insieme agli studenti, alle famiglie, ai lavoratori precari e degli altri settori produttivi, alla società civile, a parlamentari e amministratori per opporsi ad un governo che scommette sull’ignoranza, evita il confronto, teme il dissenso.
Nella scuola l’adesione è stata mediamente del 45%, alta soprattutto nella scuola di base, con punte del 60-70%. Molte scuole chiuse anche per la massiccia adesione del personale ATA, fascia di lavoratori più debole e per questo più colpita dai tagli indiscriminati.

Alcuni dati sulle adesioni:
a Torino 40%, a Novara 72% - in Emilia il personale ATA aderisce per il 50%, a Forlì-Cesena per l’80% - a Pescara, punte del 60-70% - a Brescia il 72%, a Cremona il 66% - in Toscana ha scioperato in media il 35%, alta la partecipazione del personale ATA (Grosseto 89%) - chiuso l’Istituto musicale Pergolesi di Ancona e l’accademia delle belle arti di Urbino – chiusa la facoltà di scienze della formazione di Bologna, 41% all’università di Genova e 60% all’università di Firenze, all’università Statale e al Politecnico di Torino oltre il 50% .

Cresce il dissenso dei lavoratori verso politiche miopi e distruttive nei settori della conoscenza, respingono i contratti beffa, chiedono al governo di fermarsi e di essere ascoltati.

Roma, 18 marzo 2009