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Le casse delle scuole segnano rosso: a rischio gli stipendi dei supplenti

La FLC interviene e ottiene un primo risultato.

09/11/2006
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Ci arrivano molte denunce dalle scuole le cui casse sono ormai ridotte al lumicino.

Questi sono gli effetti negativi dei tagli e dell’imposizione dei tetti di spesa (limitazione della spesa imposta per legge) a cui il governo di destra aveva fatto continuamente ricorso attraverso le leggi finanziarie.

La FLC, che già in passato aveva denunciato gli effetti deleteri di quelle scelte politiche, è intervenuta anche recentemente

sull’argomento e ha chiesto al Ministro Fioroni di far uscire le scuole da questo stato d’emergenza.

Alcuni giorni fa abbiamo di nuovo ribadito per le vie brevi al MPI l’aggravarsi della situazione finanziaria per effetto della ripresa dell’attività scolastica: pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei, compensi esami maturità, pagamento del fondo di istituto dell’anno scolastico 2005/2006, ecc...

Il MPI, in seguito al nostro intervento, che ha evidenziato la situazione reale delle scuole facendo riferimento ai dati forniti dalle stesse, si è reso conto che si rendevano necessarie immediate soluzioni per non esporre le scuole anche ai danni dello scoperto bancario. Infatti ha ipotizzato una soluzione “tampone” che potrebbe consistere nell’utilizzo di fondi diversi attualmente disponibili nelle contabilità speciali degli ex Csa.

Se il MPI manterrà gli impegni assunti, già nei prossimi giorni alle scuole potrebbe arrivare una prima tranche di nuovi finanziamenti.

Anche se questa decisione non è risolutiva del problema sul piano generale, ricordiamo che negli ultimi cinque anni i bilanci sono stati ridotti di oltre il 60%, le scuole potranno quantomeno pagare gli stipendi al personale supplente.

La FLC è consapevole che questo intervento non è risolutivo infatti continuerà ad impegnarsi perché si arrivi ad una riforma strutturale del sistema dei finanziamenti alle scuole, anche attraverso la richiesta di emendamenti alla finanziaria, per far ritornare nei bilanci delle istituzioni scolastiche quanto la Moratti ha loro sottratto negli ultimi 5 anni.

Bisogna partire innanzitutto da questa considerazione se vogliamo dare alle scuole (dotazione ordinaria) l’autonomia finanziaria indicata dalDPR 275/99 con molta chiarezza già nel lontano 1999.

Roma, 9 novembre 2006