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Finanziamento amministrativo e didattico: finalmente il Ministro batte un colpo

Previsto un finanziamento una-tantum per le scuole del primo ciclo

05/08/2009
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Ad anno scolastico finito il Ministro copre solo parzialmente e con una tantum le necessità delle scuole per il funzionamento ordinario amministrativo e didattico.

Alla buonora! , è il caso di dire. Quando ormai l’anno scolastico è chiuso e le scuole hanno dovuto arrangiarsi per l’intero anno di fatto tassando le famiglie per potere andare avanti, il Ministro Gelmini ha annunciato ai Sindacati nell’incontro di ieri di avere stanziato dei fondi per le scuole del primo ciclo per il funzionamento amministrativo e didattico.
Peraltro, in modo tardivo e parziale.

Infatti si prevedono 10.000 euro per le scuole con più di 600 alunni, 6000 euro per le scuole che hanno fra i 400 e i 600 alunni, 5000 euro per gli istituti con meno di 400 alunni.

La FLC Cgil ha mobilitato la categoria con un sit in il 13 febbraio 2009 davanti al Ministero, ha mobilitato i Dirigenti Scolastici con un simbolico incatenamento davanti al MIUR il 21 aprile, ha promosso una diffida al Ministro con studenti e genitori sullo stesso argomento.

Abbiamo vissuto un vero e proprio scandalo che evidentemente è diventato insostenibile anche per questa amministrazione: lo scandalo di lasciare le scuole per la prima volta dalla storia della scuola della Repubblica senza l’ordinario funzionamento. E con il pretesto risibile che il precedente Governo aveva accantonato i soldi, come se accantonare volesse dire tagliare.

La nostra protesta ha pagato e non è stata inutile, mentre inutili e gratuiti sono risultati gli insulti del Ministro ai Dirigenti Scolastici laddove sono stati accusati di non sapere fare il loro mestiere perché semplicemente denunciavano ciò che oggi il Ministro è costretto ad accettare come fondate verità.

E ora, si metta mano ai crediti pregressi che vantano le scuole (per oltre un miliardo di euro), come ha ribadito nell'incontro del 4 agosto anche il nostro Segretario Generale, attraverso un piano di rientro dei debiti dell’Amministrazione centrale a vantaggio delle istituzioni scolastiche.

Roma, 5 agosto 2009