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Secondo ciclo, regolamento dei licei: il resoconto dell'incontro al Miur

Un passo avanti e due indietro del governo, che, mentre "apre" sullo scientifico-tecnologico e sull'economico-sociale, riduce ulteriormente orari e organici, introduce i nuovi ordinamenti anche nelle seconde e persevera nella costruzione di un sistema duale dell'istruzione.

08/06/2009
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Si è svolto nel pomeriggio di ieri, 4 giugno, il previsto incontro tra MIUR e OO.SS. sul regolamento dei licei.

Nell'incontro sono stati messi a fuoco molti aspetti del nuovo regolamento senza che però l'Amministrazione scoprisse da subito le carte circa i tempi di approvazione e di attuazione del tutto. E' evidente tuttavia l'intenzione dell'Amministrazione di procedere al più presto, come già fatto per gli istituti tecnici e professionali, alla prima lettura da parte del consiglio dei ministri, anche se una data precisa non è stata indicata, alla quale dovranno fare seguito i passaggi di rito alle commissioni parlamentari, alla conferenza stato-regioni, al CNPI e agli organismi di controllo. E' presumibile che l'attivazione vera e propria possa anche " sforare" di poco (settembre-ottobre) l'inizio del prossimo anno scolastico.

Per altro, rispetto al testo fornitoci appena il giorno prima, ieri ci è stato consegnato un nuovo testo del regolamento, contenente già due nuove variazioni importanti:

  • una precisazione riguardante le discipline opzionali-facoltative (aggiuntive, valutabili e calcolate nell'organico di diritto, ma che di fatto continuano a essere attivate in via residuale con gli organici avanzati dai tagli);

  • una seconda precisazione riguardante la possibilità dei licei artistici di attivare convenzioni con le regioni (non solo per potenziare l'offerta formativa ma anche per conservare le qualifiche di maestro d'arte degli istituti d'arte assorbiti nei licei).

La delegazione della FLC Cgil, presente all'incontro, pur apprezzando l'introduzione nei regolamenti e nei piani orari delle nuove opzioni scientifico-tecnologica ed economico-sociale, non ha potuto fare a meno di sottolineare gli elementi pesantemente critici, vecchi e nuovi, che permangono nel testo presentato.

Da questo punto di vista, pur riservandosi di mettere meglio a fuoco le questioni in un documento scritto la FLC ha sottolineato le numerose incongruenze e negatività del testo: dalla pretesa di fare tutti i cambiamenti previsti a costo zero (senza nuovi oneri) alla introduzione di nuove modalità di funzionamento (dipartimenti disciplinari) che comporteranno anche nuovi carichi di lavoro, dalla estensione ai licei della gestione paritetica con soggetti esterni (il mondo aziendale, cosa già prevista per tecnici e professionali) alla disomogeneità dell'offerta formativa opzionale determinata dalla disponibilità di risorse anche private (le fondazioni), dalla limitazione all'attivazione dei licei musicali al numero (del tutto arbitrario) di 40 alla scarsità i risorse ad essi destinate, che ne produce di fatto ancora una "dipendenza" dai Conservatori, dal relegamento dei licei scientifico-tecnologici nell'ambito dei licei scientifici (oggi i due terzi sono attivati presso gli istituti tecnici) alla mancata definizione dei laboratori degli stessi, dai problemi dell'assorbimento degli istituti d'arte nei licei artistici (non così superati come prometteva il MIUR!) a quelli derivanti dalle nuove flessibilità (20%, 30%, 20%) comprensive della quota determinata dalle regioni.

Ma in particolare la critica della FLC Cgil si è appuntata su tre elementi:

  • L'orario ridotto dei bienni. I licei (tranne gli artistici e i musicali) presentano un orario di 27 ore nel primo biennio (parzialmente compensato solo nel liceo classico da un triennio a 31 ore): si tratta di un arretramento pesante sia per gli alunni sia per gli insegnanti, con effetti che accentuano le differenze interne al sistema secondario e persino all'interno di quello liceale e che servono soprattutto ad un fine contabile producendo un taglio ulteriore di organici variabile dal 2% all'8% a seconda delle sezioni di liceo;

  • L'avvio sulle prime e sulle seconde. L'idea di partire con i nuovi ordinamenti nel 2010 non solo con le prime ma anche con le seconde mette gli alunni di fronte ad un percorso illogico, non coerente con lo svolgimento dei programmi, e svela, ancora una volta, che la finalità di queste misure non è quella di offrire agli alunni una preparazione efficace, ma solo quella di fare cassa.

  • La mancanza di unitarietà. il sistema dei licei si presenta come privo di coerenze, sia al suo interno e che col resto della secondaria superiore, e la mancanza di un'area comune soprattutto nei bienni lascia intendere che l'innalzamento dell'obbligo a 16 anni, che partirà dal prossimo settembre parrebbe essere un "problema" dei soli tecnici e professionali (che invece hanno un biennio fra loro unitario), mentre i licei continuano ad essere "un'altra cosa": in qualche modo si prefigura una struttura pesantemente duale dell'intera scuola secondaria superiore, in cui sarà pressoché impossibile ripensare e rivedere le scelte iniziali.

Soprattutto sugli ultimi due argomenti la FLC ha registrato una positiva consonanza con la maggioranza delle organizzazioni sindacali presenti.

Roma, 5 giugno 2009

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