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Regolamenti su Licei, Tecnici e Professionali: audizione alla VII Commissione della Camera

Illustrati i motivi del nostro dissenso e l'esigenza di un rinvio

05/11/2009
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Si è tenuta oggi, 5 novembre, l'audizione parlamentare presso la VII Commissione Cultura della Camera sugli schemi di regolamento per il riordino dei Licei, degli Istituti tecnici e degli Istituti professionali.

Il Ministro Gelmini ha deciso di accelerare tutte le procedure necessarie alla approvazione formale dei regolamenti definiti in prima lettura nei Consigli dei Ministri del 28 maggio 2009 sugli istituti tecnici e professionali e del 12 giugno 2009 sui licei.

Senza tenere in alcun conto i motivati pareri, fortemente critici, espressi all’unanimità dal CNPI sia sui Licei che sugli istituti tecnici e professionali e prima ancora del pronunciamento, sostanzialmente negativo, da parte delle Regioni, i regolamenti sono stati inviati ad entrambi i rami del Parlamento.

Contestualmente è stato rinviato di un mese il termine per le iscrizione per l'anno scolastico 2010/11.

Ormai i tempi sono strettissimi e non c'è la possibilità per le scuole di programmare serenamente la propria offerta formativa, ai fini delle necessarie attività di orientamento per genitori e studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado; per le Regioni di fare la programmazione dell’offerta formativa, da concludersi entro il prossimo 31 dicembre; per le famiglie e gli studenti di scegliere in modo ponderato e consapevole; per l'amministrazione di mettere in atto tutte le procedure necessarie ad un regolare inizio dell'anno scolastico.

Se a questo si aggiunge l'esigenza di un reale e approfondito confronto con le organizzazioni dei lavoratori e con la scuola reale, è palese l'impossibilità di attuare questi regolamenti a partire dal prossimo anno scolastico.

Come FLC Cgil abbiamo ribadito, in un articolato documento, che abbiamo consegnato alla Commissione, tutti i motivi del nostro dissenso sia nel metodo che nel merito e abbiamo chiesto il rinvio dell'attuazione dei regolamenti al successivo anno scolastico.

Siamo convinti da anni, e lo abbiamo ribadito anche nel seminario dello scorso aprile che sia necessaria una profonda revisione della scuola secondaria superiore, ma crediamo che essa sia incompatibile con le esigenze di risparmio imposte dalle leggi finanziarie (Art. 64 L. 133/09) ma debba essere basata su obiettivi di qualità e supportata da risorse e investimenti.

Abbiamo chiesto di rimuovere i tagli programmati; diversamente, la scuola che uscirà da questi regolamenti sarà più povera, con meno ore, meno discipline, meno laboratori (di cui si avrebbe bisogno, invece, di un deciso potenziamento), meno personale, meno risorse per l’ordinario funzionamento.

Nel corso della discussione, unitamente a tutte le altre organizzazioni sindacali, abbiamo rilevato la non praticabilità dell’avvio del processo di riorganizzazione che coinvolga anche le classi seconde, nonché le terze e le quarte degli istituti tecnici per la sola riduzione oraria.

L’On. Valentina Aprea, Presidente della VII Commissione, ha convenuto su tale obiezione e ha dichiarato il proprio impegno affinché l’avvio della riorganizzazione sia limitato alle sole classi prime.

Ma, ha specificato che l’ultima parola in tal senso l’avrà il Consiglio dei Ministri, in particolare il Ministro dell’Economia.

Nei prossimi giorni, dopo le audizioni, inizierà la discussione di merito durante la quale è anche previsto l’intervento del Ministro.

Roma, 5 novembre 2009