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Contratto scuola, biennio economico 2008-2009: i perché del nostro NO all'ipotesi di accordo

Strumenti e approfondimenti sui vari aspetti dell'ipotesi anche alla luce dei provvedimenti del Governo. Referendum promosso dalla FLC Cgil in tutte le scuole, si vota fino al 16 febbraio 2009. Attivo un sondaggio on line sul nostro sito.

13/05/2009
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Qui di seguito mettiamo a disposizione dei lavoratori, dei delegati e delle RSU i materiali per un'ampia campagna di informazione sul referendum che abbiamo promosso sui contenuti del contratto relativo al secondo biennio contrattuale 2008/2009 per il comparto scuola. Inoltre, forniamo alcuni specifici approfondimenti su singoli aspetti dell'intesa. Infine, informiamo i lettori che è attivo anche un sondaggio on line sul nostro sito.

febbraio 2009

Indice

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Informazioni e materiali per il voto

  • Quando si vota: fino al 16 febbraio 2009.

  • Chi può votare: tutti i lavoratori della scuola, a tempo indeterminato e determinato, iscritti o non iscritti.

  • Dove si vota: non solo nelle scuole, ma anche nelle sedi sindacali e nei seggi mobili (per informazioni, contatta le nostre sedi). Commissioni di garanzia con componenti esterni alla FLC vigileranno sulla serietà delle procedure.

"La FLC e la CGIL sono il sindacato del NO!"

Affermare che il nostro sindacato sa dire solo "no" è sbagliato, perché la Cgil Scuola prima e ora la FLC Cgil hanno sempre firmato responsabilmente con gli altri sindacati contratti di lavoro da decenni e tutte le volte accompagnando le rivendicazioni e le obiezioni con proposte puntuali.
D'altronde "carta canta" e i documenti che lo dimostrano sono a disposizione di tutti.

"Gli insegnanti - ma non solo loro, aggiungiamo noi - sono malpagati"

È vero, e allora perché gli aumenti a regime, previsti nell'intesa contrattuale, rappresentano il 3,2% nel biennio? È utile ricordare che l'Istat ha comunicato che il tasso di inflazione si è attestato nel solo 2008 al 3,3%. Questo significa che gli aumenti attribuiti sono già adesso in "perdita" rispetto all'aumento dei prezzi al consumo.

"Non ci saranno licenziamenti"

Tra le affermazioni del ministro Gelmini e del premier è, forse, quella più scandalosamente irritante! La verità è che per far quadrare i conti di Tremonti saranno licenziati in tronco i lavoratori precari.

"Si è discusso anche troppo, ora è il tempo di fare"

Peccato che il ministro Gelmini e la maggioranza che sostiene il Governo, non abbiano discusso con nessuno, neanche col Parlamento (vedi il ricorso al voto di fiducia) e tanto meno con i sindacati. È vero, incontri (rari) con i sindacati ci sono stati, ma sempre sotto l'attenta regia del ministro Tremonti, pronto a soffocare sul nascere qualunque aspettativa.

Nulla di strano, allora, se il piano programmatico del Ministro Gelmini, in applicazione dei tagli previsti dalla Legge 133, prevede interventi sul numero di alunni per classe, sugli anticipi nella scuola dell'infanzia, sull'orario dei ragazzi, sui modelli di scuola, sui profili del personale ATA e sulla rete scolastica.