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Scuola media: i motivi dello sciopero del 18 marzo

18 marzo 2009, sciopero generale di tutti i settori della conoscenza.

02/03/2009
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Nella scuola media i provvedimenti governativi incidono in termini pesantemente negativi sia sulla qualità del servizio sia sulla qualità della professione docente.

La qualità del servizio sarà drasticamente abbassata dal decremento orario nell'offerta formativa: si passa, infatti, nel tempo normale dalle 33 ore medie settimanali a 30 ore con una diminuzione delle materie letterarie e tecnologiche. Peraltro nelle materie letterarie va ricavato lo spazio per cittadinanza e costituzione.

Si assesta un colpo mortale alla seconda lingua comunitaria, che viene resa opzionale poiché le sue due ore possono essere devolute, salvo esubero di personale, all'incremento della lingua inglese. Con grave danno per i nostri ragazzi che si troveranno a subire un programmato deficit culturale nei confronti dei loro coetanei europei.

Il Tempo Prolungato viene trasformato in un banale tempo lungo dove le compresenze e gli spazi di progettualità verranno totalmente azzerati. Nonostante la propaganda governativa il tempo prolungato verrà man mano smantellato, dal momento che non potranno essere istituite classi prime che non appartengano ad un corso intero e non potranno essere aumentate le classi al di là delle richieste delle famiglie.

Le ore di disposizione di materie letterarie spariranno perché l'insegnante dovrà saturare la sua cattedra a 18 ore.

Il numero delle cattedre di materie letterarie subirà così una drastica riduzione dal momento che esse dovranno essere completate a 18 ore.
Ciò comporterà che nel tempo normale da due cattedre per ogni corso di tre classi si passerà ad una cattedra e mezzo, mentre l'ora di approfondimento di materie letterarie non potrà costituire cattedra se non per le fasi residuali.
Nel tempo prolungato la necessità della saturazione a 18 ore porterà, secondo le bozze di regolamento ministeriali, le cattedre di lettere di prima e di terza classe a dover completare nella seconda classe dove si avranno tre diversi insegnanti dello stesso gruppo di discipline.

La qualità della didattica viene intaccata, infine, dal ritorno al voto numerico come surrogato velleitario ed ideologico del ritorno all'ordine e alla disciplina.

Dello stesso segno le conseguenze della legge 169/2008, che, imponendo il possesso della sufficienza in ogni disciplina per la promozione dell'alunno, costringerà i Docenti alla menzogna di massa o alla bocciatura di massa. Con quali ricadute sulla credibilità e sull'amor proprio della professione non è difficile immaginare.

Tanti sono, quindi, i motivi per non stancarsi di condividere con i genitori, con gli Enti Locali, con la società civile interessata alla qualità culturale del territorio, le ragioni di questa opposizione, ferma, determinata, radicale.

E per questo la scuola secondaria di primo grado il 18 marzo sciopera: per una scuola pubblica e di qualità.

marzo 2009