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Mantova, duecento prof protestano davanti alla prefettura

Insegnanti con bandiere e striscioni delle organizzazioni sindacali hanno contestato in via Principe Amedeo la riforma della "Buona scuola". Una delegazione è stata ricevuta dal viceprefetto. Prossimo passo: il temuto blocco degli scrutini

19/05/2015
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Gazzetta di Mantova

Un folto presidio di insegnanti, almeno duecento,  ha manifestato davanti alla sede della prefettura a Mantova per contestare la riforma della "Buona scuola"  del governo Renzi,una giornata.  La protesta ha reso la forma dell'assemblea (non si è trattato dunque di uno sciopero in senso stretto) sul marciapiede di via Principe Amedeo.  Il presidio è stato indetto dai sindacati di categoria FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL Scuola - SNALS Confsal.​ Nel corso della protesta una delegazione sindacale è stata ricevuta dal viceprefetto che trasmetterà le istanze dei docenti al Governo. Il prossimo passo della protesta sarà il temuto blocco degli scrutini che comporterebbe grossi disagi per gli studenti.

​I sindacati affermano che "riformare la scuola è giusto e necessario, ma non è certo possibile farlo attraverso decisioni unilaterali del governo che, nonostante la grande adesione allo sciopero del 5 maggio, continua a non rispondere alla richiesta di cambiamento sugli aspetti più critici del disegno di legge".

Sempre martedì 19 maggio, alle ore 18, ​FLC CGIL organizza ​un incontro pubblico al Cinema del Carbone dal titolo "Per una scuola giusta" con Alice Balasini​ ​(Consulta degli Studenti) e Mariateresa Di Riso (SEL).​ ​"​I cambiamenti non si portano avanti con video, gessetti e lavagne, ma attraverso il dialogo e l’ascolto. Abbiamo sentito in assemblee lavoratrici e lavoratori della scuola, abbiamo organizzato incontri seminariali di approfondimento e dibattiti con studenti e genitori; abbiamo risposto a sollecitazioni online e questionari. Abbiamo manifestato e scioperato​ - è il commento di Massimiliano De Conca, segretario generale provinciale di FLC CGIL -  e s​iccome non possiamo “farcene una ragione”, ​continuiamo a portare avanti la nostra idea “PER UNA SCUOLA GIUSTA”​".

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