Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » O­ri­sta­no. Scuola, adesione massiccia al blocco degli scrutini

O­ri­sta­no. Scuola, adesione massiccia al blocco degli scrutini

I sindacati parlano di cifre mai viste prima in provincia, vicine al 90 per cento. Il segnale dell’ostilità dei docenti verso la riforma ipotizzata dal Governo.

17/06/2015
Decrease text size Increase text size

La Nuova Sardegna

di Mi­che­la Cuccu

No­van­ta per cento di ade­sio­ni nelle scuo­le della pro­vin­cia, al bloc­co degli scru­ti­ni e per la mag­gior parte degli stu­den­ti delle clas­si che non erano d’e­sa­me, ci sarà an­co­ra da at­ten­de­re per co­no­sce­re l’e­si­to del­l’an­no sco­la­sti­co. Fin qui, la con­se­guen­za che po­trem­mo de­fi­ni­re “pra­ti­ca” di una pro­te­sta che per i sin­da­ca­ti ha però un si­gni­fi­ca­to da non tra­scu­ra­re. «Mai vista tanta ade­sio­ne ad uno scio­pe­ro in­det­to in que­sta forma», com­men­ta­va­no ieri mat­ti­na i se­gre­ta­ri pro­vin­cia­li di tre fra i sin­da­ca­ti più rap­pre­sen­ta­ti­vi: Gigi Taras della Cgil; Lu­cia­no Ca­ric­cia dello Snals e An­to­nio Tola della Cisl. Il bloc­co degli scru­ti­ni, in­det­to, anche se con mo­da­li­tà dif­fe­ren­ti, da tutte le sigle sin­da­ca­li, ha in­som­ma avuto ef­fet­ti di­rom­pen­ti. Il primo è ap­pun­to nel­l’a­de­sio­ne, va­stis­si­ma, da parte dei do­cen­ti. «Quan­to basta a con­fer­ma­re il pro­fon­do dis­sen­so da parte del mondo della scuo­la pub­bli­ca verso le scel­te com­piu­te dal Go­ver­no, ma in­di­ca anche una con­di­zio­ne di ma­les­se­re e pre­oc­cu­pa­zio­ne da parte del corpo do­cen­te». La prima av­vi­sa­glia sul­l’a­de­sio­ne mas­sic­cia al bloc­co degli scru­ti­ni in real­tà era ar­ri­va­ta in oc­ca­sio­ne dello scio­pe­ro ge­ne­ra­le della scuo­la, che, anche in pro­vin­cia di Ori­sta­no, aveva re­gi­stra­to una per­cen­tua­le al­tis­si­ma di ade­sio­ni. Ora, con gli scru­ti­ni (in al­cu­ni isti­tu­ti com­pren­si­vi, so­prat­tut­to per quel che ri­guar­da la scuo­la Pri­ma­ria, fanno no­ta­re i sin­da­ca­li­sti, al­cu­ne clas­si sono state re­go­lar­men­te “scru­ti­na­te”), ar­ri­va la con­fer­ma quasi scon­ta­ta: il De­cre­to sulla “Buona scuo­la” è tutto da ri­scri­ve­re. In­tan­to i sin­da­ca­li­sti ieri rac­con­ta­va­no di epi­so­di in­di­ca­ti­vi di un dia­lo­go non fa­ci­le fra corpo do­cen­te e di­ri­gen­ti. «È suc­ces­so che in al­cu­ne scuo­le, come a Nu­ra­xi­nied­du – i di­ri­gen­ti ab­bia­no con­vo­ca­to gli scru­ti­ni di do­me­ni­ca, ad­du­cen­do come mo­ti­va­zio­ne l’im­pe­gno di parte del corpo do­cen­te nelle com­mis­sio­ni d’e­sa­me fuori sede - di­co­no –. Ipo­te­si, quel­la degli scru­ti­ni do­me­ni­ca­li, con­sen­ti­ta dalla nor­ma­ti­va, sia chia­ro, ma che as­su­me il gusto di una sorta di ri­tor­sio­ne nei con­fron­ti dei do­cen­ti che ave­va­no ade­ri­to allo scio­pe­ro. In­fat­ti, gli scru­tini si sa­reb­be­ro po­tu­ti svol­ge­re di sa­ba­to po­me­rig­gio, cosa che in­ve­ce non è av­ve­nu­ta».