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Reggio Emilia. La FLC CGIL ha istituito una figura specifica che si occuperà delle politiche dell'integrazione scolastica

La Cgil protesta contro la carenza di insegnanti di sostegno

25/01/2014
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da reggioonline

La Cgil protesta contro la carenza di insegnanti di sostegno

REGGIO EMILIA - Il sindacato scuola Flc Cgil  rileva "una endemica situazione di sotto organico nelle scuole della provincia di Reggio Emilia, nell’ambito dell’assegnazione degli insegnanti di sostegno, anche in presenza di una consistente attribuzione di cattedre in deroga agli organici  per l’anno scolastico 2013/14".
Scrive la Cgil: “Nel mese di settembre 2013 il totale degli alunni certificati in base alla legge 104/92 erano 2.212, mentre gli insegnanti di sostegno nelle scuole 911. L’Ufficio scolastico regionale di Reggio Emilia ha confermato le circa 100 cattedre già attribuite nello scorso anno scolastico aggiungendovene altre 45, per un totale di 145. Grazie a tali deroghe, in osservanza della sentenza 80/2010 della Corte costituzionale, il rapporto tra insegnanti di sostegno e alunni diversamente abili nelle scuole è sceso da 1: 2,351 a 1: 2,094.
Le deroghe vengono attribuite solo su richiesta delle scuole, in presenza di alunni in condizione di gravità, per abbattere la media del rapporto 1:2. Ciò dovrebbe consentire l’assegnazione di un insegnante per ogni caso certificato come grave".
Rimarca la Cgil: "Con questi numeri ciò diviene impossibile, anche in spregio di quanto decretato dalla sentenza della Corte costituzionale. La riduzione degli orari di sostegno, che vengono spesso spalmati in modo talvolta assolutamente incongruo su un numero di casi decisamente superiore a quello tendenziale di 1:2, produce un forte depauperamento delle risorse a disposizione di una reale possibilità di costruire una relazione didattica ed educativa che preveda azioni mirate ai lavoro nella classe, costringendo gli insegnanti di sostegno ad un lavoro sempre più individualizzato, negando quindi la possibilità di lavorare a piccolo gruppo o all’interno del gruppo classe, poiché la riduzione di orario costringe a finalizzare in modo sempre più mirato la presenza dell’insegnante alla mera costruzione di materiale quale schemi, mappe concettuali, semplificazioni, sminuendo così le originali ragioni della compresenza e contitolarità nelle classi tra insegnate curricolare e di sostegno. Tutto ciò tende a creare un processo di graduale ghettizzazione degli alunni certificati. Non il contrario come talvolta sostenuto ultimamente da parti dell’amministrazione. Sono queste situazioni che vedono talvolta la realizzazione di un vero e proprio spezzatino orario, funzionale alle organizzazioni interne alle scuole non certo ai bisogni degli alunni. Siamo a conoscenza di situazioni in cui cattedre di poche ore vengono spezzate ed attribuite a due insegnanti di sostegno con attribuzioni di 3 ore l’uno e 4 all’altro. Che logica è stata seguita in questo caso?
Forse è il caso di riaprire un dibattito cui far partecipare attivamente famiglie e docenti per arginare una cultura del risparmio sulle spalle dei più deboli anche nella scuola, luogo sino ad ora deputato all’integrazione tra differenze che sempre più rischia di trasformarsi in luogo di ghettizzazione e di esclusione sociale”.
Questa, e molte altre ragioni, hanno indotto la FLC di Reggio Emilia ad istituire una specifica figura che si occupi delle politiche di integrazione scolastica nella nostra provincia. Tutti i mercoledì pomeriggio, dalle 15 alle 18 – nella sede di via Roma, 53 a Reggio Emilia - sarà disponibile il professor Stefano Melandri, docente di sostegno, per consulenze a docenti, curricolari e di sostegno, famiglie e studenti e per raccogliere specifiche azioni di denuncia, sul cattivo impiego del personale di sostegno nelle scuole. Utilizzo ampiamente e chiaramente normato anche all’interno dell’amministrazione scolastica al fine di garantire i diritti degli alunni diversamente abili. Per ulteriori info: 0522.457263/264