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Alla scuola 58 mila assunzioni

Ma non tutte andranno a buon fine, mancano prof abilitati

08/08/2017
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ItaliaOggi

A settembre la scuola avrà 58 mila nuovi assunti a tempo indeterminato. Si tratta di 51.773 insegnanti, 259 dirigenti scolastici, 6.260 ausiliari, tecnici e amministrativi e 56 educatori. La pattuglia degli immessi in ruolo è stata autorizzata ieri dal consiglio dei ministri che ha varato tre distinti decreti.

Ma, nonostante l'autorizzazione, alcune migliaia di assunzioni andranno deserte e le relative cattedre vacanti e disponibili saranno assegnate a supplenti, in attesa del prossimo concorso. Perché mancano precari abilitati per alcune discipline come matematica e sostegno. E in alcune regioni, come la Lombardia, risultano senza nessun nominativo sia alcune graduatorie del concorso che quelle ad esaurimento. E dunque i posti slittano alla prossima tornata.

Nel dettaglio si tratta di 37.662 posti comuni, 13.393 per il sostegno e 718 per i licei musicali. Le 51.773 assunzioni di docenti sono già in fase di sottoscrizione: dopo la bollinatura da parte del ministero dell'economia e delle finanze, infatti, la ministra dell'istruzione, Valeria Fedeli, ha dato indicazioni agli uffici territoriali di avviare subito le procedure senza attendere l'ok del consiglio dei ministri. La tempistica, molto stretta per evitare il caos dello scorso anno, prevede che entro fine agosto i docenti siano già ai loro posti. In questi giorni, assegnati gli insegnanti sugli ambiti entro il 9 di agosto, i dirigenti scolastici dovrebbero poter effettuare la chiamata diretta sulla scuola.

Nel caso in cui la procedura non dovesse essere espletata entro il 12 agosto, la pratica passerà in mano ai direttori scolastici regionali, che avranno tempo fino fine agosto per assegnare i docenti alla scuola, in questo caso in modo automatico, in base al punteggio detenuto in sede di graduatoria. Una soluzione che è suggerita dal lasso di tempo troppo stretto per la selezione: i candidati devono inviare il curriculum, sostenere eventualmente un colloquio, essere poi graduati dal dirigente, in alcuni casi in un paio di giorni e con le ferie alle porte. Tanto che alcuni presidi hanno già deciso di non fare la chiamata a prescindere, soluzione che è fortemente auspicata dai sindacati dei docenti.

Per quanto riguarda i dirigenti, gli assunti saranno 259 presidi a fronte dei 1.268 posti che saranno vacanti dal prossimo prime settembre. Un'assunzione dunque fortemente sottodimensionata e che è motivata dal fatto che utilizzabili ci sono solo le graduatorie del concorso della Campania: per cui i 259 assunti saranno prevalentemente nella regione e in maniera residuale nelle altre regioni verso le quali i presidi campani saranno disposti a spostarsi. È invece in arrivo il bando per reclutare 2mila nuovi presidi, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è attesa per fine agosto. Ma, in questo caso, la procedura partirà il prossimo anno e dunque i dirigenti dovrebbero essere assunti non prima dell'anno scolastico 2018/2019.

Ci sono poi i 6.260 Ata: tante sono state le cessazioni dal servizio. Nessun posto in più dunque rispetto ai pensionamenti a dispetto di una vacanza di organico di altri 5 mila posti. Ma per questi la legge non consente che si proceda a rimpiazzi e dunque la carenza di organico, certifica il decreto varato ieri, resterà. Un argomento sul quale i sindacati si sono fatti sentire, chiedendo che le piante organiche siamo completate. Al via anche 56 contratti per educatori. Terminata la fase delle assunzioni, è attesa al varco la riforma del reclutamento dei docenti.