Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Apollonio e gli effetti del “sistema vincolante”

Apollonio e gli effetti del “sistema vincolante”

Alla voce “Università e Ricerca” nel Contratto di Governo della coalizione oggi alla guida del Paese si legge: “occorre inserire un sistema di verifica vincolante sullo svolgimento effettivo, da parte del docente, dei compiti di didattica, ricerca e tutoraggio agli studenti”.

19/06/2018
Decrease text size Increase text size
ROARS

di Nicola Casagli e Umberto Izzo

Alla voce “Università e Ricerca” nel Contratto di Governo della coalizione oggi alla guida del Paese si legge: “occorre inserire un sistema di verifica vincolante sullo svolgimento effettivo, da parte del docente, dei compiti di didattica, ricerca e tutoraggio agli studenti”. Abbiamo provato a immaginare Apollonio, lo scopritore delle coniche, alle prese con un sistema vincolante dei nostri strani, e sempre più cupi, tempi.


Si legge nel contratto di governo alla voce Università e Ricerca:

“occorre inserire un sistema di verifica vincolante sullo svolgimento effettivo, da parte del docente, dei compiti di didattica, ricerca e tutoraggio agli studenti.”

L’espressione “sistema vincolante”, nell’Università degli Studi Libera e Autonoma ai sensi dell’art. 33 della Costituzione, sembra essere in perfetta continuità con le peggiori nefandetezze della legge Gelmini (L.240/2010), tanto da far venire in mente il grande Apollonio.

Apollonio di Perga, matematico, visse fra il III e il II secolo a.C. e insegnò ad Alessandria d’Egitto, centro di eccellenza unanimemente riconosciuto come tale, anche se (o forse proprio perché) all’epoca non esisteva l’ANVUR.

Apollonio era un vero genio. A lui si deve la scoperta delle Coniche: l’ellisse, la parabola e l’iperbole. Cose apparentemente inutili, che nemmeno oggi potrebbero essere brevettate.

Forse non tutti sanno che Apollonio aveva un sacco di difetti che lo avrebbero fatalmente relegato ai margini della vita universitaria nell’Italia contemporanea.

Egli pubblicava poco: di lui restano solo due opere. Un nulla, al cospetto delle mediane anvuriane.

Inoltre il matematico nato sulle coste della Panfilia non si curava dei diritti sulla proprietà intellettuale: le sue scoperte sono state utilizzate un po’ da tutti senza mai citare l’originale pubblicazione né l’autore.

Egli poi era affetto da un difetto davvero esecrabile: insegnava in modo erratico, nei luoghi e negli orari più strani, senza tenere un regolare registro.

Per di più, c’è chi è pronto a testimoniare che, in vita sua, egli non mise mai piede in un consiglio di dipartimento.

Secondo i criteri dell’ANVUR e del MIUR, Apollonio oggi non potrebbe ambire nemmeno a un assegno di ricerca.

E così non resta che immaginarsi l’audizione del povero prof. Apollonio davanti alla Commissione di Indirizzo e Autovalutazione dell’Ateneo di Alessandria per il sistema di verifica vincolante sullo svolgimento effettivo dei compiti del docente, al fine della concessione degli agognati scatti stipendiali triennali.

[Commissione]: Ci dica professore, cosa ha prodotto negli ultimi tre anni?

[Apollonio]: Ho sezionato il cono con un piano.

[Commissione]: Un po’ pochino, ci sembra …

[Apollonio]: Ma nessuno l’aveva mai fatto prima!

[Commissione]: E cosa ha scoperto?

[Apollonio]: L’ellisse, la parabola e l’iperbole. Guardate, ve le disegno sulla sabbia …

[Commissione]: Carine, ma a che servono?

[Apollonio]: A nulla. È ricerca pura …

[Commissione]: Va bene, va bene professore. Abbiamo capito. Lei non è diverso dal suo collega Archimede di UNISiracusa che ha speso tre anni a contare i granelli di sabbia per riempire l’Universo. Questa non è ricerca, sono inutili elucubrazioni fini a se stesse.

[Apollonio]: Abbiate pazienza, chiedo perdono, il prossimo anno proverò a fondare uno spin-off.  Mi hanno proposto di semplificare le mie sezioni coniche per riporvi un miracoloso unguento freddo che pare vada a ruba fra le genti nelle torridi estati di Alessandria. Mi dicono che col ricavato potrei finanziare la messa in sicurezza del sistema antincendio della biblioteca di Tolomeo e…

[Commissione]: Si fermi. Qui dobbiamo constatare che nei nostri database risultano caricate solo due opere a nome suo, peraltro non su riviste di classe A. Misere monografie autoprodotte, senza nemmeno uno straccio di peer review.

[Apollonio]: Ma prima di pubblicarle le ho fatte leggere a Eudemo da Pergamo …

[Commissione]: Ma se tutti sanno che lei è un suo amico! Non vorrà mica sfidare l’autorità di ANAC e vedere denunciato il suo conflitto d’interesse!

[Apollonio]: Per tutte le iperboli, l’onniveggente e onnipotente ANAK, antica divinità egizia temuta perfino dai faraoni costruttori di piramidi! Fossi pazzo. Però, faccio sommessamente notare alla commissione che i miei libri sono letti da tutti i matematici del mondo conosciuto …

[Commissione]: A noi non risulta nemmeno una citazione: H-index zero secondo Google Scholar.

[Apollonio]: Ma se tutti usano le mie scoperte! Quel farabutto di Archimede se ne sta servendo per progettare gli specchi ustori da usare contro le genti del sud che approdano senza requie sulle coste di Ortigia, senza riconoscermi nemmeno il diritto d’autore. Che colpa ne ho io se altri adoperano le mie Coniche senza citare la fonte?

[Commissione]: Ci dica professore, almeno le 350 ore di didattica le ha regolarmente svolte?

[Apollonio]: Certo, anche di più. Non tengo il conto degli incontri che tengo ovunque con i miei discepoli …

[Commissione]: Sì, ma ha regolarmente compilato e caricato sui servizi online di ateneo il registro delle lezioni?

[Apollonio]: Scusate, ma io non ho compilato niente. Io faccio calcoli, insegno, scrivo libri, discetto con i miei discepoli, ne ascolto le idee …

[Commissione]: Il nuovo Regolamento stabilisce l’obbligo retroattivo di compilazione dei registri per i tre anni precedenti. Pena la crocifissione in biblioteca.

[Apollonio]: Chiedo perdono. Mi impegno a farlo d’ora in poi …

[Commissione]: Lo sa che il nuovo Governo ha introdotto un obbligo di legge preciso? Il cartellino va timbrato all’inizio e alla fine di ciascuna lezione. Esso deve essere altresì validato con le credenziali SPID ogni volta che essi rispondono a una mail dei propri studenti.

[Apollonio]: Ma non sarà tornata al potere la temibile Gelmini? Lei, la giureconsulta formatasi nel foro di Reggio Calabria, colei che ha oscurato la fama del tunnel di Eupalino?

[Commissione]: No, no. E’ il nuovo contratto di governo. La Gelmini non c’entra nulla, adesso parla per l’opposizione.

[Apollonio]: Come volete che io possa timbrare un cartellino? Studio di notte, il sabato e la domenica, a volte non torno a casa per settimane. E poi spesso faccio lezione ai miei allievi nelle piazze, nei campi e nelle officine. Insegno per strada ai passanti e agli sconosciuti. Io la timbratura del cartellino la userei solo per gli stiliti: un timbro quando salgono e uno semmai scenderanno.

[Commissione]: Se preferisce può usare una app, con la geolocalizzazione, come per gli schiavi che fanno le consegne delle pietre necessarie per erigere la costruzione del grande faro di Alessandria.

[Apollonio]: App …? Sta per APPesa al collo? Cos’è? Sarà forse un contatore di crediti? Io preferisco misurare il tempo con la mia meridiana conica.

[Commissione]: Meridiana conica? Non ci risulta registrata nel portafoglio brevetti di Ateneo …

[Apollonio]: L’ho ideata io e costruita con le mie mani. Divide il giorno in 12 ore di durata variabile secondo le stagioni: da 47 minuti in inverno a 74 in estate. Un po’ come i vostri incomprensibili crediti, ma almeno c’è una logica.

[Commissione]: Ma ci dica professore, ha regolarmente presenziato ad almeno la metà dei Consigli di Dipartimento nel triennio?

[Apollonio]: Per far cosa? Io non ci vado mai in quelle riunioni dove si parla per ore di cose astruse, come la programmazione triennale delle risorse, il progetto di eccellenza, l’indirizzo strategico, l’autovalutazione delle prestazioni, l’accreditamento dei corsi di studio, l’assicurazione di qualità, la ripartizione dei miseri finanziamenti ministeriali … Mi pare molto più utile impiegare il mio tempo a sezionare i coni con i piani.

[Commissione]: Assenze ingiustificate! Questo è davvero troppo. Si rende conto, professore, che siamo tenuti a darle un giudizio totalmente negativo?  Lei verrà marchiato a fuoco come fannullone. Se lo sognerà lo scatto stipendiale per il prossimo triennio!

[Apollonio]: Cosa volete che vi dica. Mi sono abituato a vivere con poco. Sono sei anni che gli scatti sono bloccati per il decreto di quel tecnico chiamato da Re Tolomeo a confortare le casse del Regno solo sulle tasche dei professori. E poi non ho pretese, mi contento di  sabbia e di qualche papiro.

[Commissione]: Professore, riceva tutta la nostra disapprovazione. Atteggiamenti baronali come i suoi sono anacronistici e superati dal nuovo che avanza. Se ne faccia una ragione!

[Apollonio]: Ahimè, con la maledizione della Bolla Fornero ho ancora venti anni prima di potermi ritirare in pensione.

[Commissione]: Mi raccomando professore, si ricordi di mandare una PEC al MIUR per richiedere la smart card per le timbrature. Riceverà il PIN e lo SPID per potersi autenticare sulla app, verbalizzare gli esami con l’OTP, consultare le statistiche delle valutazioni degli studenti. Stia però attento a compilare scrupolosamente le clausole del GDPR per i dati personali …

Al che Apollonio, sempre più lontano da quello che ascoltava, chiuse gli occhi, prese un mucchietto di sabbia, lo sparse davanti a sé e cominciò a disegnare, mormorando: “date tre circonferenze, eventualmente degeneri, determinare le eventuali circonferenze tangenti a quelle date”.

E di lui non si seppe più nulla…

Le scoperte di Apollonio sono state fondamentali per molti scienziati dei secoli successivi come Tolomeo, Keplero, Galileo, Fermat, Cartesio e Newton.

Oggi le Coniche si applicano, senza mai citare Apollonio, per mandare in orbita i satelliti, per le telecomunicazioni, per i navigatori satellitari, per le mappe di Google, per la grafica computerizzata, per le creazioni delle archistar, per progettare processori sempre più potenti ed apparecchi biomedici sempre più avanzati.

Chi studia le frane, usa l’ellisse per determinarne il volume, la parabola per la traiettoria, l’iperbole per predirne l’istante di collasso.

Praticamente le Coniche si applicano ad ogni settore dello scibile umano.

E questo grazie soprattutto al lavoro di tanti Scienziati che, come Apollonio, hanno fatto ricerca pura, su cose che al loro tempo apparivano inutili, a cui secoli dopo altri Scienziati hanno dato inaspettate applicazioni.

L’Arte e la Scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento (Cost. Art. 33).

Tutto il resto è noia, burocrazia e un “sistema vincolante” tanto inutile quanto pericoloso