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Approvata la finanziaria 2002

RAI News 24 Senato. Approvata la finanziaria 2002 da 17 miliardi di euro, il testo passa alla Camera L'aula del Senato ha approvato la finanziaria voluta dal ministro Tremonti Roma, 15 novembre 2...

16/11/2001
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RAI News 24
Senato. Approvata la finanziaria 2002 da 17 miliardi di euro, il testo passa alla Camera
L'aula del Senato ha approvato la finanziaria voluta dal ministro Tremonti

Roma, 15 novembre 2001

Con 158 voti a favore e 58 voti contrari l'aula di Palazzo Madama ha approvato la nota di variazione e il disegno di legge sul bilancio: ora la finanziaria passerà mercoledì prossimo dalla Commissione Bilancio della Camera. Soddisfatto il ministro per l'Economia Giluio Tremonti: il testo esce arricchito dal dibattito parlamentare.

"Questa Finanziaria - ha commentato Tremonti - esce dall'aula del Senato con numeri e articoli uguali. Le altre volte entrava con 30 articoli e ne usciva con 130. Quindi siamo molto contenti, visto che il Senato ha migliorato il testo". "E' stato garantito il rispetto dei tempi e dei saldi - ha detto ancora Tremonti ai giornalisti - la maggioranza è stata coesa e l'opposizione ha votato alcune nostre norme. Abbiamo cercato di ridurre le spese e la pressione fiscale nei limiti del possibile - ha precisato Tremonti -. In un momento anomalo abbiamo varato una finanziaria normale e già questo è positivo".
Il Ministro ha ricordato alcuni interventi, l'aumento ad un milione delle pensioni basse, che interesserà "oltre due milioni di persone", l'aumento delle detrazioni per i figli a carico, la possibilità per le imprese di rivalutare i beni pagando una somma forfettaria".

Nella manovra, ha spiegato ancora Tremonti, "c'è una forte politica di privatizzazione. Le privatizzazioni immobiliari erano casuali, nel nostro provvedimento, invece, c'è una tecnica e una vendita mirata". Inoltre in finanziaria è prevista la trasformazione in spa o in fondazioni degli enti pubblici. "E' il via ad un processo radicale di trasformazione. Si riduce il perimetro dello Stato senza ridurre le prestazioni". Tremonti si è poi soffermato sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali che "può portare una trasformazione importante nella realtà produttiva".

Critica l'opposizione di centrosinistra
"Avreste potuto metterci in difficoltà, se aveste mantenuto anche solo parte delle promesse elettorali fatte prima del 13 maggio", ha attaccato il capogruppo dei senatori Ds Gavino Angius nella sua dichiarazione di voto. I Ds, confermando il loro voto contrario sul provvedimento, hanno tenuto a precisare per voce dello stesso Angius che "nessuna promessa è stata mantenuta. Le attese da voi suscitate negli italiani, e anche nei bisogni che noi vi abbiamo segnalato, sono andati tutti delusi".
Dello stesso tenore l'intervento di Paolo Giaretta della Margherita. Gli slogan della campagna elettorale, per Giaretta, "si sono sgretolati in pochi mesi. Ciò che viene dato alle famiglie a Roma in termini di sgravi fiscali viene tolto a livello regionale obbligando le Regioni ad aumentare le imposte. La promessa di diminuire di un punto all'anno la pressione fiscale non viene mantenuta. Anzi - ha aggiunto - la pressione fiscale aumenta". Per il Verde Natale Ripamonti la politica economica del governo è malata di "tremontismo" che non funziona. "Si basa inoltre - aggiunge il capogruppo del Sole che Ride - su condoni ed anticipi di entrate. Condoni gravi, come quello sui reati ambientali, e meno gravi, come quello sui cartelloni pubblicitari abusivi".