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Assunzioni nella scuola al via

di Pippo Frisone

01/08/2018
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ScuolaOggi

Manca solo l’ok finale del Tesoro che arriverà in settimana.

I numeri chiesti dal Ministro Bussetti andrebbero a coprire, almeno sulla carta,  quasi tutti i posti rimasti vacanti e disponibili nell’organico dell’autonomia 2018/19 dopo i trasferimenti e passaggi.

Sono 57.322 i posti complessivi dei docenti di cui 13.329  sul sostegno, cosi distribuiti :

Infanzia    4.988 di cui 1.143 sul sostegno. Primaria 12.410 di cui  4.396 sul sostegno

Medie     20.999 di cui  6.143 sul sostegno . Superiori 18.925 di cui 1.647 sul sostegno

Purtroppo non tutti i posti verranno coperti, considerato che il 59% della loro collocazione geografica si trovi nelle regioni del Nord dove buona parte delle graduatorie dei concorsi ordinari del 2016 nonché delle GAE risultano esaurite.

A Milano, tanto per fare un esempio, nelle 36 GAE non esaurite della secondaria di 1 e 2 grado risultavano  ancora inseriti, a febbraio 2018,  appena 249 aspiranti !!! Le cattedre vuote, solo di Italiano e Matematica nelle medie, per il 2018/19 sono quasi mille!

Nel frattempo non tutte le graduatorie regionali del concorso FIT,  riservato agli abilitati della secondaria del 2018 saranno pubblicate entro il 31 agosto 2018. In almeno 9 regioni si registrano difficoltà operative nell’espletamento di questi ultimi concorsi.

Fuori dalle predette procedure invece rimangono, almeno per ora, le maestre della Primaria e dell’Infanzia, penalizzate dalla sentenza del Consiglio di Stato  che prevede l’espulsione dalle GAE di oltre 5mila diplomati magistrali già immessi in ruolo nonché delle maestre incluse con le ordinanze cautelari del Tar del Lazio.

Per affrontare questa emergenza e dare continuità e copertura ai posti in questi due ordini di scuola,

sono stati approvati il 25 luglio alla Camera, ben 11 emendamenti all’art.4, in fase di conversione del cosiddetto decreto dignità, approvato dal governo e pubblicato sulla G.U del 13 luglio 2018.  Alla riscrittura del comma 1bis dell’art.4, sono stati aggiunte delle norme che affrontano, cercando di risolvere, non senza alcune contraddizioni,  la questione dei diplomati magistrali.

Dal differimento di 120 giorni dei termini di esecuzione delle sentenze di merito giurisdizionali, al mantenimento in servizio delle maestre “licenziate” dalle GAE, trasformando il loro contratto da T.I. a T.D. fino al 30 giugno 2019. Stipula coi docenti diplomati magistrali  in luogo delle supplenze annuali, di contratti a T.D. fino al 30.6.2019.Avvio nel corso dell’as.18/19 di un concorso riservato  per Infanzia e primaria su posti comuni, di potenziato e di sostegno per i docenti abilitati laureati in Scienze della formazione e per i diplomati magistrali entro 2001/02. Tra i requisiti richiesti per questo concorso, a base regionale , almeno 2 annualità di servizio negli ultimi 8 anni e partecipazione in una sola regione per  tutte le tipologie di posto.

La ripartizione dei posti avverrà dando la priorità agli scorrimenti, ove ancora esistenti, degli idonei del concorso ordinario 2016, seguiti dal concorso straordinario regionale (18/19)  e dal concorso ordinario per titoli ed esami ( da bandire).

Un ginepraio di norme che nel tentativo di tener dentro tutti rischiano di scontentare e lasciarne fuori parecchi, ad esempio quanti non matureranno almeno due annualità nell’ultimo ottennio !                                     C’è poi l’incongruenza di prevedere contratti solo fino al 30 giugno che aprirà non pochi contenziosi, visto che i posti sono disponibili e vacanti in organico di diritto.

Comunque, a poco più di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico, il Ministro si è già visto costretto a rivedere il calendario delle assunzioni, almeno per i docenti: dall’iniziale  6 agosto, slittano fino al 31 agosto, assieme alle assunzioni degli Ata, per i quali c’è l’impegno a coprire 9.838 posti e a bandire il tanto atteso concorso per olre 2004 posti a DSGA.

Ciliegina sulla torta, la richiesta al Mef di autorizzare  212 nomine a Dirigente Scolastico dalle precedenti graduatorie concorsuali non esaurite.

Un avvio del nuovo anno scolastico pieno di incognite e di criticità che metteranno a dura prova gli uffici scolastici provinciali e le scuole, che dovranno garantire la copertura di tutti i posti con l’inizio delle lezioni.