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Concorso dirigenti scolastici, «entro pochi giorni» la graduatoria

Dopo il via libera del Consiglio di Stato. Potrebbe essere rimessa in discussione dalla sentenza di merito del 17 ottobre. Ma a quel punto si aspetta una soluzione «politica»

16/07/2019
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

Sarà pubblicata entro pochi giorni la graduatoria del concorso per dirigenti scolastici, che porterà in cattedra 2117 presidi dal 1° settembre e i rimanenti 783 entro i prossimi tre anni. Lo assicura il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che ricorda però che si tratta pur sempre di una graduatoria che potrebbe essere rimessa in discussione da una sentenza del Consiglio di Stato, quella di merito attesa per il 17 ottobre prossimo.

Le ipotesi

Se infatti i giudici amministrativi hanno in prima battuta accolto il ricorso del ministero dell’Istruzione, bloccando quindi la decisione del Tar che aveva sospeso il concorso per presunte incompatibilità di alcuni commissari, resta comunque una possibilità - seppur remota- che la sentenza d’autunno ribalti il risultato. E invalidi la graduatoria. A quel punto sarebbe rischio caos per gli istituti dove i dirigenti entreranno in carica subito, all’avvio dell’anno scolastico. «In quel caso sarà necessaria una soluzione politica», dice Giannelli. L’ipotesi più plausibile è che il governo trovi il modo di «sanare» la situazione, come già avvenuto con i diplomati magistrali, anche’essi esclusi da una sentenza del Consiglio di Stato, e tenere i presidi ai propri posti. Una soluzione che non tutti però auspicano: «Mi auguro che sia fatta giustizia e che si accertino le responsabilità individuali affinché i meritevoli vengano regolarmente reclutati e quelli che non lo sono vengano esclusi- sottolinea la senatrice M5S Bianca Laura Granato- In alcun modo ritengo sia opportuno ricorrere a sanatorie, visto che si tratta di un ruolo apicale che non è soggetto ad alcun controllo gerarchico, per cui sono indispensabili competenze certe». Senza le nuove assunzioni, però, le scuole rischiano il collasso sotto il peso delle reggenze: ovvero, i dirigenti costretti a fare i saltimbanchi da un istituto all’altro per gestire più scuole. Una situazione inaccettabile da un punto di vista organizzativo.