Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Concorso straordinario, correzioni da remoto

Concorso straordinario, correzioni da remoto

Si tratta delle prove tenutesi prima della sospensione. Nulla sulle suppletive

01/12/2020
Decrease text size Increase text size
ItaliaOggi

Carlo Forte

La correzione delle prove scritte del concorso straordinario, che si sono tenute prima della sospensione delle procedure, adottata con il decreto del presidente del consiglio del 3 novembre scorso, si svolgeranno via web. Non appena le misure anti-Covid verranno attenuate, le procedure concorsuali riprenderanno in presenza per le classi di concorso per le quali non si sono potute ancora tenere. Lo ha fatto sapere il ministero dell'istruzione con una nota emanata il 25 novembre scorso (29947/2020). L'amministrazione centrale ha informato gli uffici periferici che si stanno mettendo a punto procedure telematiche per avviare, tempestivamente, e all'insegna di trasparenza e sicurezza, le correzione «da remoto» da parte delle commissioni di valutazione. E che a breve saranno impartite le necessarie istruzioni operative. Il ministero ha ricordato che, al termine della correzione delle prove scritte, le commissioni dovranno procedere alla valutazione dei titoli nei riguardi dei candidati che hanno superato la prova.

Le disposizioni dettate dall'amministrazione centrale fanno riferimento al concorso indetto con il decreto dirigenziale 510 del 23 aprile 2020. Le domande presentate per partecipare al concorso straordinario sono state 66.072 e i posti messi a concorso sono 32 mila. La nota del ministero non fa menzione delle prove suppletive, che dovranno necessariamente essere effettuate per consentire ai candidati che non hanno potuto partecipare alle prove già svolte perché in quarantena o in malattia da Covid-19. In tale senso si è già pronunciato il Tar del Lazio con un'ordinanza cautelare depositata il 23 novembre scorso (8267/2020, si veda Italia Oggi del 24 novembre scorso, pag. 43).

Trattandosi di un provvedimento cautelare, come tale caratterizzato da una motivazione succinta, non è possibile prevedere se, nel merito, il Tar Lazio annullerà il decreto 510, nella parte in cui non prevede le prove suppletive per i candidati impossibilitati a partecipare alle prove ordinarie per legittimo impedimento. Ma è ragionevole ritenere che la pronuncia, che con ogni probabilità fa solo da apripista all'ennesimo contenzioso seriale, frappone un ulteriore ostacolo al normale svolgimento dei concorsi. Pertanto, a prescindere dall'annullamento o meno della parte del decreto ostativa alla partecipazione degli assenti per Covid, ciò comporterà un inevitabile rallentamento delle procedure.