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Corriere-"In duecentomila contro il piano Moratti"

A Roma e Napoli i sit-in più affollati: istruzione gratis fino alla laurea. Tensione con le forze dell'ordine nella capitale al liceo Virgilio "In duecentomila contro il piano Moratti" Cortei i...

01/12/2001
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Corriere della sera

A Roma e Napoli i sit-in più affollati: istruzione gratis fino alla laurea. Tensione con le forze dell'ordine nella capitale al liceo Virgilio

"In duecentomila contro il piano Moratti"

Cortei in tutta Italia degli studenti. La polizia: erano la metà. I giovani di An e FI: manifestazioni strumentali

ROMA - Hanno inflessioni dialettali radicalmente diverse ma la stessa posizione. Urlata dentro i cortei che ieri hanno attraversato l'Italia, tutta. Quasi ovunque lo stesso striscione, in testa: "Demorattizziamo la scuola". Da Enna a Bolzano, da Palermo a Milano, passando per Roma e Napoli. "In difesa della scuola pubblica": cortei, sit-in, assemblee, oltre alle occupazioni e alle autogestioni. "Erano anni che non si vedeva una simile partecipazione - dice Claudia Pratelli della segreteria dell'Unione degli studenti, l'organizzazione, vicina alla Cgil, che ha organizzato la giornata di mobilitazione - in tutta Italia sono scese in piazza duecentomila persone". Cifre quasi sempre dimezzate, o ridotte in frazioni ancora minori, nei dati diffusi dalle questure. "Non capiamo perché ma non importa - dice Pratelli - ciò che conta è la nascita di questo nuovo movimento studentesco, molto diverso dal Sessantotto e dalle Pantere, con i ragazzi che in ogni zona della penisola hanno voglia di esserci, fanno la fila per prendere la parola, esprimere idee". Contrari alla protesta gli studenti di Azione Giovani (An) e Alternativa studentesca (FI): "I cortei - dicono - sono strumentalizzati dalla sinistra".

MANIFESTAZIONI - Quindicimila persone a Roma, più di diecimila a Napoli e Palermo, seimila a Milano e migliaia a Foggia, Salerno, Siracusa, Catania, Cuneo, Treviso. L'elenco delle città che sono state attraversate dai cortei o bloccate dai sit-in è lungo: "L'obiettivo è ottenere la gratuità totale degli studi fino alla laurea - spiega Pratelli - ma subito diecimila miliardi per la scuola pubblica, e borse di studio, mense a basso costo". Non solo: "Vogliamo una scuola democratica, la parità di rappresentanza nel consiglio d'istituto e voce in capitolo nella didattica". Gli studenti che hanno manifestato, comunque, lo hanno fatto "per contestare la carenza dei fondi per la scuola previsti in Finanziaria e il tentativo di favorire le scuole private, la proposta di riforma degli organi collegiali e ogni ipotesi di ripristino dell'influenza sul profitto del voto di condotta, proposta presente nel testo della commissione Bertagna". Non è stata la più numerosa, la manifestazione che si è svolta a Milano ma per gli organizzatori "è stata un vero successo, nonostante in città ci sia solo una scuola occupata, il Manzoni".

TENSIONI - In un liceo nel centro di Roma, al "Virgilio", per arginare la voglia d'occupazione degli studenti è intervenuta la polizia, con spintoni, urla e accuse tra professori e studenti. In un altro liceo della capitale, il "Manara", i ragazzi si sono incatenati ai cancelli: "Resteremo tre giorni e tre notti, poi si vedrà". "A Enna non ci è stato dato il permesso di sfilare - dicono all'Unione degli studenti - per motivi di ordine pubblico". Mentre a Gela, gli studenti del classico "Eschilo" si sono barricati nell'istituto, impedendo l'ingresso al personale, preside compresa, contro la quale è rivolta la protesta.

PROSSIMI APPUNTAMENTI - Due manifestazioni oggi a Roma: gli "studenti autorganizzati" sfileranno in centro; l'altra, con un sit-in della "Rete degli studenti" assedierà il ministero della Pubblica istruzione, in viale Trastevere. "Ma la protesta contro la riforma Moratti proseguirà ovunque - dice la Sinistra giovanile - con autogestioni, occupazioni e con i contro stati generali, in contemporanea a quelli convocati dal ministro". Lunedì, poi, annuncia la Confederazione degli studenti, scioperano in tutta Italia "contro il ministro" gli studenti delle Accademie delle Belle Arti: "Scenderanno in piazza tutti i giovani artisti".