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Corriere-Internet manda in pensione le vecchie circolari

Al Besta è uno sportello automatico a informare su assenze, ritardi e voti. Presto il liceo Berchet sarà cablato e ognuno può vedere il rendimento attraverso il video Internet manda in ...

26/11/2001
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Corriere della sera

Al Besta è uno sportello automatico a informare su assenze, ritardi e voti. Presto il liceo Berchet sarà cablato e ognuno può vedere il rendimento attraverso il video

Internet manda in pensione le vecchie circolari

La Rete rivoluziona il rapporto tra istituti, studenti e genitori. Siti web per sapere tutto dei figli in classe

C'era una volta la circolare. Quando il ministero, il provveditorato, il preside comunicavano con studenti, professori e famiglie attraverso un foglio di carta stampato e timbrato. Indicazioni su finanziamenti, convegni, scioperi. Ma anche iniziative delle scuole, divieti, autorizzazioni. Appese nelle bacheche, le circolari erano il mezzo di comunicazione della scuola con l'esterno. C'erano una volta e ci sono ancora. Una tradizione che dura. Ma che si aggiorna. Seguendo lo sviluppo della tecnologia, le circolari oggi sono su internet. Le manda il ministero dell'Istruzione. E anche il provveditorato. L'ufficio scolastico di Milano ormai parla alle scuole attraverso il suo sito (www.milano.istruzione.lombardia.it) e giorno per giorno mette in rete le comunicazioni ufficiali. "Una volta bisognava andare in via Ripamonti a prenderle - racconta Bruna Sinnone, preside dell'istituto Besta - oggi invece troviamo tutto sul video". Ma la comunicazione cambia anche nelle singole scuole. Sempre più preoccupate di rafforzare il legame con le famiglie e con gli studenti. Nascono così siti web, spesso realizzati dagli stessi ragazzi, con tutte le informazioni sui programmi e le attività della scuola, ma anche veri e propri "portali" cui i genitori possono collegarsi per sapere tutto dei propri figli. "Stiamo facendo passi avanti, intendiamo potenziare il dialogo con le famiglie e permettere ai cittadini di comunicare con la scuola in modo diretto", dice il direttore regionale scolastico Mario Giacomo Dutto. Così sono stati stanziati 30 miliardi di lire per cablare le 1.300 scuole della Lombardia. Proprio domani, inoltre, verrà stipulata una convenzione tra il provveditorato di Milano e Fastweb che consentirà a tutti gli istituti della città e della provincia di collegarsi gratis alla rete.
Ma sono le stesse scuole ad ideare nuovi sistemi di comunicazione. All'entrata del Besta di via Don Calabria c'è uno sportello automatico: con una tessera magnetica, i genitori possono informarsi di tutto, dall'elenco di assenze e ritardi alla situazione scolastica. E poi dal sito della scuola (www.tin.it/scuole/itcbesta) si parla con preside e professori. Bocciate le circolari: "Uno strumento di comunicazione inefficace - dice la preside Bruna Sinnone -, spesso i ragazzi ne fanno aeroplanini". Ma se si tratta di cose urgenti da dire ai genitori, la vecchia circolare torna, anche se con un talloncino di risposta che gli studenti devono riportare a scuola, "almeno siamo sicuri che il foglio è arrivato a casa". Comunicazione ancora "all'antica" al Frisi di via Cittadini. Il libretto delle giustificazioni è diventato una sorta di libretto universitario, con registrate le interrogazioni, i voti, le attività scolastiche del pomeriggio. Anni fa c'era uno sportello automatico come al Besta, "ma sono cose che costano molto - dice il preside, Francesco Antonio Malaspina - e non ce lo possiamo più permettere". Il sito della scuola (www.ipsfrisi.it) è comunque attivo: realizzato dai ragazzi, con anche il corso serale on line, per gli studenti lavoratori che non possono frequentare.
Una delle scuole più all'avanguardia è l'Itc Tosi di Busto Arsizio: oltre ad un sito istituzionale sempre aggiornato (www.itctosi.va.it), dove ogni professore e ogni studente ha la sua casella postale, la scuola offre ad ogni famiglia una pagina personalizzata. I genitori possono collegarsi con una password. Entro fine mese verrà inaugurato un altro sito con tutto il materiale scolastico, circolari, lezioni, progetti e ricerche. "Non si tratta di spiare - spiega il preside, Benedetto Di Rienzo -, ma di mettere in condizione il genitore di sapere".
Anche il Berchet di via Commenda si sta attrezzando. La scuola sarà cablata e diventerà "server", un nodo centrale cui ogni studente potrà collegarsi da casa per essere in contatto con professori e compagni. "Ma il cartaceo non lo possiamo ancora abbandonare, abbiamo un sito (https://berchet.enet.it/index1.html) che però non è aggiornato", dice il vicepreside Pietro De Luca. Difatti, appese ai muri, restano le tradizionali bacheche in legno. Fedele alla tradizione, invece, lo scientifico Severi. Il preside, Michele D'Elia, è un affezionato della circolare: "Non tutti hanno internet, e poi i ragazzi devono sapere che gli avvisi non si buttano e che se lo fanno se ne devono assumere la responsabilità". D'Elia è contrario al rapporto telematico con i genitori, "c'è bisogno di un contatto umano con le famiglie e noi spingiamo perché i genitori vengano a scuola". E conclude: "Io uso tutti gli strumenti, dai tradizionali ai più moderni, ma bisogna ricordarsi che la comunicazione deve avvenire tra persone e non tra macchine".

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