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Corriere - Scuola: iscrizioni riaperte dopo la riforma

"Scuola: iscrizioni riaperte dopo la riforma" La Moratti: giusto anticipare la prima a 5 anni e mezzo. Buoni pasto per i docenti che rientrano in classe il pomeriggio ROMA - "Se il pr...

17/01/2002
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Corriere della sera

"Scuola: iscrizioni riaperte dopo la riforma"

La Moratti: giusto anticipare la prima a 5 anni e mezzo. Buoni pasto per i docenti che rientrano in classe il pomeriggio

ROMA - "Se il progetto passerà faremo in modo di verificare che il diritto alle iscrizioni, che in questa fase si chiude il 20 gennaio, possa essere riaperto". Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, non rallenta la marcia verso l'obiettivo annunciato di attuare da subito la riforma della scuola. Dal Congresso Nazionale della Uil-Scuola, difende l'impianto del progetto presentato venerdì scorso al Consiglio dei Ministri, minimizza sulla mancata approvazione e annuncia per fine mese la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto degli insegnanti ventilando la possibilità di introdurre i buoni pasto. Il sottosegretario, Valentina Aprea, conferma l'intenzione di sfidare le scadenze burocratiche: "Pensiamo di riaprire i termini già dopo l'approvazione del governo - anticipa - perché vorremmo che dall'anno prossimo ci fossero le prime novità, compresi i "piccolini" nella prima classe della materna e della scuola elementare".

MORATTI - Il ministro Moratti ha difeso ieri la struttura del provvedimento di Riforma, focalizzando quattro elementi qualificanti: unitarietà tra istruzione scolastica e formazione professionale, continuità didattica, "misurabilità" della qualità complessiva. E ha precisato che non si richiederà "alcuna scelta precoce per i ragazzi tra istruzione e formazione professionale". Il ministro non drammatizza lo stop ricevuto dal Consiglio dei Ministri: "È normale - spiega - che un progetto di questo tipo non possa e non debba essere approvato in una sola riunione". Ma aggiunge: "il lavoro non è finito". Ora, spiega, "dovranno essere affrontati complessi problemi legati all'attuazione". Primi fra tutti quelli che toccano le nuove competenze delle Regioni alle quali, ribadisce la Moratti, verrà delegata tutta l'istruzione professionale. Sulla devolution, dice, "si vedrà man mano che verrà attuata". Ieri in una riunione con il ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, è stato affrontato poi il tema cruciale della copertura economica. L'intenzione è di arrivare al Consiglio dei Ministri la prossima settimana con un testo, stavolta, largamente condiviso.

ISCRIZIONI SUBITO - "Pensiamo di riaprire i termini delle iscrizioni appena varato il disegno di legge. Non possiamo aspettare che il Parlamento finisca di esaminare il testo e si pronunci". Il sottosegretario Valentina Aprea anticipa la possibilità per le famiglie coinvolte di iscrivere i bambini a una scuola che ancora non c'è. In una riunione tecnica ieri si è tentato di risolvere il rebus dell'avvio della Riforma. Nella più rapida delle ipotesi, il testo potrebbe essere varato entro fine gennaio dal governo. Ma il sì definitivo del Parlamento arriverebbe a iscrizioni già chiuse da un pezzo. Solo allora però sarà chiaro se i bambini di due anni e mezzo saranno ammessi alla materna e quelli di cinque e mezzo alla prima elementare. "Il ministro ha già detto che intende far partire da settembre la nuova scuola - spiega il sottosegretario -. Ma dobbiamo lasciare il tempo ai presidi di rafforzare gli organici".

BUONI PASTO - Annunciando la riapertura delle trattative sindacali per il rinnovo del contratto degli insegnanti, il ministro Moratti ha ipotizzato l'introduzione dei buoni pasto per quegli insegnanti che rientrano a scuola il pomeriggio. "Una richiesta - ha detto - che condividiamo perché è una giusta e legittima aspettativa dei docenti". Le aperture della Moratti non fermano però le polemiche. Il leader della Cgil, Sergio Cofferati, boccia la sua Riforma fondata sui "bonus" e "nella quale lo Stato si limita a fornire contributi finanziari ridotti e saperi minimi". Mentre il segretario della Uil-Scuola, Massimo Di Menna, esprime perplessità sull'impianto della Riforma e sulle risorse disponibili.
Virginia Piccolillo