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Corriere-Scuola, Stati generali verso il rinvio

Il sindaco della città umbra aveva avvertito: non possiamo ospitare migliaia di persone. Ma i contestatori: dormiamo in strada Scuola, Stati generali verso il rinvio Rischio sicurezza a Foligno...

17/12/2001
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Corriere della sera

Il sindaco della città umbra aveva avvertito: non possiamo ospitare migliaia di persone. Ma i contestatori: dormiamo in strada

Scuola, Stati generali verso il rinvio

Rischio sicurezza a Foligno: oggi riunione al Viminale con la Moratti. Si cerca un'altra sede

ROMA - Rischiano di saltare gli Stati generali della scuola, in programma il 19 e 20 a Foligno, dopo l'ultimatum del sindaco, Maurizio Salari. Se non si organizzeranno dei centri di accoglienza per le migliaia di giovani che accorreranno nella città umbra per contestare la manifestazione, ha scritto Solari in una lettera indirizzata al prefetto di Perugia e per conoscenza al capo del governo e al ministro dell'Istruzione, il Comune non concederà l'Auditorium per il meeting. Stamani al Viminale si svolgerà una riunione per trovare una soluzione alla presenza del ministro Moratti e dei responsabili dell'ordine pubblico. Ma a questo punto le possibilità per mantenere in vita l'appuntamento all'interno di Foligno appaiono piuttosto scarse, mentre diventa sempre più probabile l'ipotesi di un'altra sede. A 24 ore dall'apertura del convegno, voluto dalla Moratti per sottoporre alla scuola reale l'ipotesi di riforma - martedì infatti è previsto un primo incontro con la stampa - sindacati dei professori e organizzazioni studentesche di sinistra hanno comunque confermato la loro presenza in massa a Foligno il 19 e 20 per contestare gli Stati generali. Il primo giorno, secondo il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi, potrebbero arrivare nella cittadina umbra dai 5 ai 6 mila manifestanti, destinati a salire l'indomani a 20 mila. Oltre ai professori si ritroveranno a Foligno ragazzi dell'Unione degli studenti, vicini alla Cgil, collettivi di varie città, giovani simpatizzanti della sinistra, dai Ds a Rifondazione, militanti no global. Il gelo non fermerà di sicuro il piccolo esercito di contestatori della Moratti. "Alle brutte - hanno già fatto sapere - trascorreremo la notte per le strade o nelle stazioni. Ma non rinunceremo mai".
E qui nascono le preoccupazioni del sindaco di Foligno. Salari teme che nella notte tra il 19 e il 20, quando il termometro scenderà sotto lo zero, possano verificarsi seri problemi di ordine pubblico. "Ho già fatto presente che questa città non dispone minimamente di strutture ricettive disponibili per ospitare nella notte fra il 19 e il 20 migliaia di persone - si legge nella lettera del sindaco - né questa disponibilità può essere rinvenuta nelle città vicine, se non in parte presso il centro fiere di Bastia Umbra, già contattato, che può mettere a disposizione degli spazi privi di attrezzature per la notte. È quindi assolutamente indispensabile - prosegue Salari - che si provveda a disporre immediatamente un piano di accoglienza per tali giovani sì da garantire che non abbiano a verificarsi in città situazioni di pericolo per le strutture e per i suoi abitanti: occupazione di scuole, di edifici pubblici o quant'altro".
Il sindaco ha il sostegno di tutta la città: dai commercianti, che prevedono gravissime ripercussioni sullo shopping natalizio, alle forze politiche dei due schieramenti. Foligno da alcuni giorni chiede che gli Stati generali siano allontanati dal centro storico. A questo punto l'ipotesi più probabile appare quella di un cambiamento di sede in tempo record, dall'Auditorium di San Domenico a un'altra struttura. E non è escluso che il ministero dell'Istruzione e il Viminale abbiano già valutato altre possibili sistemazioni. La domanda è se la data del 19 e 20 verrà confermata o se invece ci sarà uno slittamento a dopo le feste. Il tempo a disposizione è scarso. Gli Stati generali, infatti, servono a misurare il consenso della scuola su un'ipotesi di riforma elaborato da un gruppo di esperti. Il governo, accogliendo i suggerimenti e le critiche, dovrà poi preparare una serie di emendamenti alla legge 30 del 2000, la riforma Berlinguer, bloccata lo scorso luglio dalla Moratti. Il Parlamento dovrà quindi discuterli e approvarli. Tutto dovrà essere fatto entro giugno, affinché la nuova riforma possa partire dal settembre 2002.