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Corsa a ostacoli per super-laureati: per il bonus la lode non basta più

Emendamento alla legge di bilancio: oltre alla lode ci vuole anche la media del 108: così si risparmia perché si restringe la platea dei potenziali beneficiari

19/12/2018
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Corriere della sera

Prima ancora di diventare legge dello Stato l’incentivo per il merito dei neo-laureati, annunciato nei mesi scorsi, diventa un po’ meno incentivante. Nella versione approvata dalla Camera infatti «bastava» essere laureati in regola e con 110 e lode, per poter portare in dote al proprio datore di lavoro ben 8.000 euro di esonero dai contributi previdenziali. Certo, era comunque necessario riuscire a strappare un contratto a tempo indeterminato al primo impiego, situazione già di per sé complicata. Potenziali destinatari - vale per i laureati magistrali dal 1 gennaio 2018 al 30 giugno 2019 - sarebbero stati comunque 48 mila super-laureati. Ma prima ancora di sapere quanti datori di lavoro si sarebbero lasciati convincere ad assumere al primo colpo uno studente dalla brillante carriera accademica pur di avere uno sconto di 8 mila euro, il governo gialloverde ci ha ripensato.

La media ponderata

E’ possibile che il conto della platea sia stato fatto dopo la proposta, questo non si sa. Ma, nel passaggio al Senato, l’esecutivo giallo-verde si è convinto che la lode non basta più: ci ha ripensato, o meglio ha deciso che per essere davvero meritevole del bonus ci vuole anche una media ponderata del 108/110 negli anni universitari. C’è da immaginare che sia difficile avere la lode con medie molto più basse, ma tant’è. E’ lo stesso governo, nel presentare l’emendamento al Senato, a spiegare il perché dell’ulteriore requisito. Nessuna sfiducia sulle commissioni di laurea, nessun ripensamento sul valore della laurea medesima. «La predetta proposta - si legge nella relazione tecnica - potrebbe determinare un restringimento della platea dei beneficiari e un risparmio di spesa». Quanto? «Prudenzialmente» il governo non li quantifica ma, azzarda, potrebbe usarli per implementare l’incentivo: quando, quali fondi e quanti soprattutto però non si sa. Forse per calcolarlo ci vorrebbe un laureato con lode.