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Corteo a Downing Street i bambini protestano contro i test all’asilo

Recapitano a Theresa May una petizione firmata da 70 mila persone contro la proposta del governo britannico di istituire test attitudinali per tutti i bambini di quell’età che si iscrivono al " reception year": equivalente dell’asilo infantile in Italia

27/04/2019
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la Repubblica

Enrico Franceschini

I più grandicelli tengono in braccio un orso di pezza. I più piccoli sono ancora in carrozzina, spinti da mamma e papà. Arrivano in corteo fin davanti ai poliziotti in assetto di guerra ai cancelli di Downing Street. Tre di loro superano gli elaborati controlli di sicurezza e vanno a bussare al famoso portone con il numero 10. Hanno appena 4 anni. Recapitano a Theresa May una petizione firmata da 70 mila persone contro la proposta del governo britannico di istituire test attitudinali per tutti i bambini di quell’età che si iscrivono al " reception year": equivalente dell’asilo infantile in Italia. In Inghilterra esami del genere esistono già da tempo per l’accesso all’asilo e alle elementari in scuole private dove si pagano fino a 15 mila sterline (circa 17 mila euro annui, per alunni dai 4 ai 13 anni; il doppio al liceo). Ma dal prossimo anno i test dovrebbero essere introdotti anche nel settore pubblico. Ed è questo a scatenare la protesta.

La " marcia dei 4enni" sfila dal parlamento di Westminster fino alla residenza del primo ministro. I bambini sembrano divertirsi. I genitori meno. «Un test per un bambino di 4 anni è fuori luogo», afferma un padre, Raymond Mensah, con figli di 3 e 2 anni per mano. «Una perdita di tempo » , concorda una madre, Angela Roy. Gli esperti giudicano addirittura l’iniziativa "immorale". E citano la Finlandia, dove classi a basso numero di alunni e pasti gratis per tutti hanno prodotto il sistema educativo migliore del mondo: senza bisogno di esami d’ammissione a 4 anni.

Diversamente dagli asili privati, va precisato, lo scopo dei test per gli asili statali è verificare se gli insegnanti fanno fare abbastanza progressi agli scolari: sono i maestri, in un certo senso, a essere giudicati sulla base del loro rendimento. Ma l’effetto rischia comunque di essere altamente stressante per i bambini, chiamati a dare prove di conoscenze di matematica e di scrittura a un’età in cui, secondo gli psicologi, dovrebbero pensare soltanto a giocare. Dovrebbe bastare l’esempio delle scuole private, già accusate di elitarismo (ci entra il 7 per cento degli alunni, ne esce il 40 per cento della classe dirigente): fallire l’esame di ammissione all’asilo, per certi bambini, è uno shock da cui è difficile riprendersi. Basta andare sul sito della South Hampstead School per provare un brivido, perlomeno se si ha un figlio: i genitori vengono invitati a presentare richiesta di iscrizione un anno prima del " reception year", quando i bambini hanno 3 anni, e sottoporre il piccolo candidato a un test per verificarne le conoscenze e l’attitudine.

Interpellata dal quotidiano Guardian, Holly Rigby, insegnante, membro del partito laburista e attivista della National Education Union, il sindacato della scuola, commenta: « Esporre un bambino di meno di 5 anni a un test scolastico è insensato, stressante e fuorviante. A questa età bisogna incoraggiare la fantasia, la curiosità e lo spirito di collaborazione. Il 73 per cento dei maestri elementari sono contrari agli esami proposti dal governo » . Chissà se, per fare cambiare idea alla premier conservatrice, la marcia dei bimbi di 4 anni avrà più successo di quella contro la Brexit.