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Scuola pubblica in grave pericolo Insegno inglese da più di 20 anni. Prima alla scuola media poi, da più d...

12/11/2001
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Scuola pubblica in grave pericolo

Insegno inglese da più di 20 anni. Prima alla scuola media poi, da più di 10 anni, in un istituto industriale, specializzazione informatica. Sono molto preoccupato per il progetto che il ministro Moratti sta portando avanti. Non lamento più soldi per il mio ruolo, anche se accetterei ben volentieri aumenti di stipendio. Le annunciate riforme del ministro mettono in gioco qualcosa di molto più importante che qualche migliaia di lire. E' in gioco la sopravvivenza della scuola pubblica. Se il progetto del ministro Moratti verrà applicato diremo addio alla scuola che, con le sue luci ed ombre, ci ha formato. La scuola non è esclusivo patrimonio di chi vi lavora, anzi è di tutta la comunità. I nostri figli ne usufruiscono e speriamo, ne usufruiranno i i nostri nipoti. Ma che scuola sarà quella che:
1. valuterà da se i propri risultati. Le commissioni solo interne all'esame di maturità consentiranno
alle scuole di darsi i propri voti con, sicuramente, un en plein di promossi alle private e con voti
agli studenti delle scuole pubbliche poco rispondenti alla serietà della preparazione. Quel docente
che si impegna poco e fa impegnare poco i propri allievi che voti assegnerà loro per vivere
tranquillo? Che garanzie potranno avere le aziende sulla bontà del sapere dei ragazzi se la loro
valutazione non è stata fatta in modo efficace? Preferiranno certamente quelli che proverranno da
istituti privati prestigiosi, i quali avranno studenti selezionati in base alle tariffe che dovranno
pagare.
2. consentirà ai docenti di accrescere il numero di ore settimanali di insegnamento da svolgere
dietro disponibilità e pagamento dell'orario aggiuntivo. Mi sono sentito con alcuni colleghi con i
quali spesso preparo le lezioni per averle il più possibilmente omogenee all'interno dello stesso
istituto. Preparare 18 lezioni settimanali comporta, per chi vuol preparare bene ogni singola
lezione, molto tempo di lavoro a casa. Anche con il supporto di aiuti indispensabili come il
computer, etc. Ammetto che avrei difficoltà a preparare più lezioni delle 18 che preparo adesso.
Ma quali difficoltà avrà il docente che poco prepara le sue lezioni. In fondo non prepararne 18 e
non prepararne 24 è la stessa cosa. E i nostri figli che faranno? Poi, meno si lavorerà e più si
guadagnerà. Non basta dire 18 ore di lezione, bisogna aggiungere anche la '#8216;qualità' di quelle 18
ore.
So che molte persone hanno, in buona fede, dato fiducia a questo governo. Stiano attente a quello che sta cercando di introdurre nella scuola, anche perché l'elenco di proposte riduttive per la scuola pubblica sono più dei due punti che ho svolto qui. Se i vostri figli sono destinati alle scuole private più prestigiose di una grande città italiana (meglio se americana, dove la Moratti fa preparate i suoi) non preoccupatevi più di tanto. Se il loro futuro scolastico, invece, non è lì '.. allora seguite con attenzione quello che sta accadendo. A breve potreste avere sorprese molto poco gradite.
Saluti
Spartaco P.

Come sempre perplessi

Caro Ministro non c'è riforma che tenga se non si cambia la testa delle persone,operazione difficile questa! I miei scolari hanno sei insegnanti, più il collega del sostegno. Va bene così? Avanti tutta! Chieda test attitudinali a chi lavora nella scuola, chieda ai dirigenti di operare sul campo, chieda verifiche di qualità, chieda l'impegno a seguire corsi di aggiornamento che aprano la mente, si faccia scegliere..a chi vuol solo insegnare un incarico per 22 ore, scuola media compresa, e a chi vuol svolgere quel miliardo di altre funzioni che vi siete inventati incarico a 36 ore. La scuola privata? Ma la lasci perdere , tanto sono avanti appena 10 pagine rispetto a noi, dice una mia scolara. Eppure pagano 16 milioni l'anno. Un saluto e buon lavoro.