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Diplomati magistrali, il Miur potrà fare poco. Flc-Cgil: servono scelte coraggiose

La stessa ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha detto che la sentenza va applicata.

31/12/2017
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La Tecnica della Scuola

Alesandro Giuliani

Il Miur non avrebbe alcuna intenzione di disapplicare l’esito dell’udienza generale avvenuta dinanzi l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato su coloro che hanno conseguito un diploma magistrale prima del 2002. La stessa ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha detto che la sentenza va applicata. Al contrario, i sindacati promettono battaglia e già oggi chiedono una soluzione politica al problema, nel quale sono coinvolti, a vario titolo, decine di migliaia di docenti precari.

Flc-Cgil: il Consiglio di Stato si è smentito

Anche il primo sindacato della scuola, la Flc-Cgil, è uscito allo scoperto: “La vicenda dei diplomati magistrali, con la sentenza dell’Adunanza Plenaria – scrive l’organizzazione Confederale – segna una pagina terribile della storia della scuola e del reclutamento in Italia, con il Consiglio di Stato che smentisce una serie di pronunciamenti precedenti, un’evidente disparità di trattamento tra docenti che hanno avuto sentenze definitive e altri che oggi vengono esclusi dalle Gae e la politica, che invece di fare delle scelte coraggiose e tali da risolvere questa vicenda, lascia alla magistratura il compito di decidere”.

Urge la soluzione politica

Pertanto, “sulla base di una precisa richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali durante il tavolo con il sottosegretario De Filippo del 21 e 22 dicembre, è stato calendarizzato il 4 gennaio, un incontro specifico sul tema per il quale attendiamo la convocazione formale. Questo confronto è scaturito dalla ferma volontà della FLC CGIL di rivendicare una soluzione politica al problema dei diplomati magistrali. Se non ci saranno risposte, sarà indispensabile la mobilitazione”.